Madonna di Trevignano, parla un ex seguace di Gisella Cardia

Una donna di nome Simonetta, ex seguace della santona Gisella Cardia, ha raccontato la sua esperienza.

Gisella Cardia
Gisella Cardia – Nanopress.it

“Mi sono avvicinata a Gisella in un momento molto difficile della mia vita e ho deciso di crederle nonostante i miracoli fossero palesemente finti. Alla fine ho capito che non mi serviva seguire una veggente per stare bene”, queste alcune parole della donna che si sta unendo a tanti che denunciano speculazioni da parte di Gisella per guadagnare da tutto questo.

Una ex seguace parla del falso dietro alla Madonna di Trevignano

Trevignano Romano è una bellissima cittadina vicino al lago di Bracciano ma nelle ultime settimane è diventata famosa per un’altra vicenda che ha attirato fedeli e scettici dal momento che riguarda la statua della Madonna.

Dopo mesi di clamore mediatico il Comune ha ordinato la rimozione della statua della Madonna dal campo dove la sedicente veggente Gisella Cardia, il cui vero nome è Maria Giuseppa Scarpulla, ha detto di aver ricevuto apparizioni della Vergine e fra l’altro ha parlato più volte anche di una statuetta della madonna di Medugorje che lei stessa ha riportato come souvenir e che avrebbe pianto sangue.

Sulla scia di questo fenomeno mediatico che chiaramente ha attirato l’attenzione di fedeli e non ma anche giornalisti di tutta Italia, la donna ha lucrato molto vendendo gadget a prezzi spropositati e ricevendo donazioni in denaro dai suoi seguaci, che sono davvero tantissimi.

Nel campo dove si trova la Madonna all’interno di una teca sono state posizionate anche delle panche per consentire ai fedeli di assistere ai convegni della santona, insomma una vicenda che è stata definita come dall’opinionista Patrizia Groppelli in una nota trasmissione televisiva, una “baracconata” che nulla ha a che vedere con i casi più celebri della storia, ha anche paragonato la storia a quella di Padre Pio criticando la troppa voglia di telecamere della Cardia rispetto invece al noto Santo che aveva addirittura vergogna a mostrare le stimmate. In effetti il sangue è stato analizzato e sembrerebbe non essere di certo di origine divina.

Tanti ex seguaci si stanno rivoltando alla donna, e sono soprattutto persone emotivamente fragili come appunto Simonetta, che ha voluto rilasciare le sue dichiarazioni ai giornalisti che stanno seguendo questa storia.

Gisella ha detto più volte di riuscire a parlare con la Madonna e Simonetta è una di quelle che gli ha creduto e si è affidata a lei in un momento difficile della sua vita. In molti si sono chiesti come è possibile che in poco tempo le adunate della Cardia abbiano attirato così tante persone e a dare una sorta di risposta è stata una cittadina di Trevignano che partecipava ai rosari della santona.

Simonetta ha raccontato ai microfoni di Fanpage per quale motivo ha deciso di allontanarsi da Gisella:

“ho capito dopo diversi episodi che ciò che dice non è reale. ho sentito parare di lei la prima volta nel 2016 e credevo che ciò che facesse fosse stupendo così ho voluto conoscerla. in quel periodo avevo problemi di famiglia molto importanti”.

Inizia così il racconto di Simonetta che come molte altre persone si è avvicinata a Gisella e a suo marito nella speranza di trovare conforto.

Ha raccontato di aver frequentato l’abitazione dei coniugi insieme ad un’amica per partecipare ai rosari. Non ha mai visto la statuetta della Madonna che lacrimava sangue ma è stata chiamata ad assistere ad un altro miracolo.

“un giorno gisella mi ha detto di andare a casa sua perché era successa una cosa incredibile. l’ho raggiunta e ho visto che in una parete di casa erano comparsi dei segni in aramaico antico, parole di preghiera che il marito gianni aveva tradotto”.

Sebbene chiarisce che aveva notato la polvere a terra e altri particolari strani, non ha dato peso alla cosa perché stava attraversando un periodo molto complicato e proprio di questo si nutrono i sedicenti veggenti come Gisella, manipolando le persone in maniera piuttosto facile.

Poi la donna ha ricordato un altro episodio bizzarro, in cui la Cardia durante un giorno di preghiera ha lasciato la stanza per poi tornare e continuare. A un certo punto si è accasciata a terra mettendosi una mano sul cuore e dicendo che le bruciava. Si è sbottonata la camicetta e sulla pelle aveva il simbolo dell’ostia con la scritta IHS.

“ora con la mente lucida so benissimo che le scritte sulla pelle non compaiono da sole”

dice quasi con vergogna, ricordando anche gli annunci apocalittici della coppia in merito a una presunta catastrofe di 3 giorni in cui tutti avrebbero dovuto chiudersi in casa e fare scorta di cibo ma ovviamente non successe nulla.

“ho cominciato a farmi domande e ho capito da sola che gisella mentiva, così seguendo le parole del mio parroco ho capito che posso pregare da sola nel mio intimo e durante ogni azione quotidiana, non ho bisogno di queste cosiddette guide”.

È solo una delle tante testimonianze di chi ha creduto a Gisella e si è trovato svuotato di soldi ma anche sentito preso in giro nella propria fede e dignità.

Chi è Gisella Cardia

Gisella Cardia si chiama in realtà Maria Giuseppa Scarpulla e sembra che dietro alle sue intenzioni non ci sia nessun progetto divino ma l’intento sia quello di incoraggiare le donazioni all’associazione che fa capo al marito Gianni Cardia.

Purtroppo mentre molti vertici della Chiesa la criticano, c’è anche chi ha contribuito a darle credito, come l’allora arcivescovo della diocesi di Civita Castellana, Romano Rossi.

Ora però gli altarini della coppia truffaldina stanno venendo fuori ma è interessante capire chi sia questa donna che fino a pochi anni fa era totalmente sconosciuta. Gisella dice che può vedere la Madonna e questa gli sarebbe apparsa più volte nel campo dove ultimamente venivano organizzate le sessioni di preghiera.

La statua della Madonna e il campo usato per le preghiere
La statua della Madonna e il campo usato per le preghiere – Nanopress.it

La Procura di Civitavecchia sta indagando sull’ex imprenditrice 53enne, che ora è stata condannata a due anni di reclusione con pena sospesa, per bancarotta fraudolenta. Il processo si è concluso in primo grado e riguarda un fatto avvenuto nel 2013 quando ancora la donna non utilizzava il nome d’arte e non c’entra nulla con la sua attività di veggente.

Dopo il fallimento della sua società la donna ha assunto il cognome del marito e poi i due si sono traferiti a Trevignano dove sarebbero cominciati i fenomeni mistici che ormai vanno avanti da anni. Fulcro del giro di affari è la fondazione creata dai coniugi, alla quale arrivano tante donazioni di fedeli.

Un gruppo sempre più vasto quello che si riuniva nel terreno acquistato dalla coppia grazie proprio a una donazione di un signore che poi si è pentito. Fra l’altro la Cardia ha affermato più volte che è stata la Madonna a indicarle quale terreno scegliere per le preghiere.

Una vicenda che si compone di elementi sempre più assurdi che si susseguono imperterriti, infatti la santona ha sorpreso di nuovo dichiarando che è riuscita a moltiplicare del cibo. Nel frattempo si moltiplicano le denunce per truffa e indaga anche la Guardia di Finanza.

Il prossimo passo giudiziario sarà quello di Patti, a Messina, dove la donna dovrà comparire per il procedimento per bancarotta fraudolenta. Pochi giorni fa intanto nella Capitale si è svolta la prima riunione dell’Osservatorio per le apparizioni e i fenomeni mistici legati alla figura di Maria nel mondo. L’idea è quella di valutare le apparizioni per capire quali siano autentiche e quali truffaldine e al momento sembra chiaro che la santona che ha fatto diventare famoso, in maniera controversa, il paese alle porte di Roma, non sia veramente chi dice di essere.

 

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