In Florida, precisamente a Marion County, una donna, madre di quattro figli, è stata sparata e uccisa dalla vicina. La motivazione sarebbe che i bambini stavano facendo troppo rumore.
I bambini della donna stavano giocando in giardino, quando la vicina si è avvicinata per dirgli di zittirsi. A quel punto inizia un litigio violento con i ragazzini.
Dopo poco, la madre dei quattro bambini si reca dalla vicina per una spiegazione e a quel punto avviene l’omicidio.
La tragica vicenda è avvenuta a Marion County, in Florida. La vittima è una donna di 35 anni di origini afroamericane, madre di quattro figli. Tutto è iniziato quando i bambini stavano giocando tranquillamente in giardino.
Ad un certo punto la vicina si reca dai piccoli sbraitando e urlando violentemente di smetterla. Lanciando addirittura un paio di pattini addosso a uno di loro.
A questo punto, uno dei bambini si reca all’interno dell’abitazione, per avvertire la madre di ciò che stava avvenendo. A quel punto la donna sarebbe uscita dalla sua abitazione, per recarsi dalla vicina.
Secondo alcuni testimoni vi sarebbe stata una forte discussione tra Oj Owens e la vicina, fin quando non si sono avvertiti gli spari.
La madre della vittima ha affermato che la vicina, prima di sparare a sua figlia, l’aveva riempita di insulti razzisti. Inoltre, da come riporta la Cnn, è emerso che lo sparo sarebbe avvenuto attraverso la porta. Ossia che la discussione non sarebbe avvenuta faccia a faccia.
“Mia figlia, la madre dei miei nipoti, è stata colpita e uccisa con suo figlio di 9 anni in piedi accanto a lei. Non aveva armi, non rappresentava una minaccia imminente per nessuno”.
Ha affermato la madre della vittima, aggiungendo di chiedere ora giustizia per la figlia.
Ciò che è avvenuto in Florida si tratta dell’ennesima tragedia scaturita da violenza inaudita e dall’uso di armi da fuoco. Una pratica assurda per un paese fondato su principi di libertà e giustizia come gli Stati Uniti.
In ogni caso, a quanto pare, la polizia locale non ha ancora provveduto all’arresto dell’assassina. Questo perché a detta dello sceriffo, i poliziotti sono tenuti a considerata il precetto di difesa della propria posizione.
Ossia, negli Stati Uniti è possibile difendersi, anche con armi da fuoco, quando vi sia la percezione di essere in un imminente grave pericolo. Una sorta di “combatti la forza con la forza”.
Per questo lo sceriffo ha affermato che la legge gli impone di non attuare alcun arresto fin quando vi sia questo “ragionevole dubbio”.
Infine, ha affermato che il suo dipartimento intende fare giustizia sul caso.
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