A Belluno madre e figlio sono stati trovati morti nella loro abitazione di Pellagai di Mel. Entrambi morti a causa di ferite da arma da taglio. Gli inquirenti hanno subito pensato all’ipotesi di omicidio-suicidio.
Secondo le prime ipotesi il figlio avrebbe accoltellato la madre alle spalle, per poi uccidersi con la stessa lama. La donna aveva 88 anni, mentre l’uomo 56 anni. Gli investigatori escludono l’ipotesi di un coinvolgimento di un’ipotetica terza persona.
Madre e figlio trovati morti all’interno della loro abitazione a Belluno
Antonia Schiocchet, 88 anni, e il figlio Aurelio Monastier sono stati trovati morti all’interno del loro appartamento di Pellegai di Mel, a Belluno. I due sono stati visti l’ultima volta in mattinata, mentre svolgevano la consueta passeggiata mattutina.
I corpi sono stati invece trovati dall’altra figlia dell’88enne. A quanto pare la morte è stata cagionata da un’arma da taglio. Probabilmente, in base alle prime ipotesi degli inquirenti, il figlio ha accoltellato la povera madre alle spalle, per poi uccidersi con la stessa arma.
A quanto pare l’anziana signora viveva da sola nel suo appartamento a Belluno, dove è stato trovato il corpo. La donna è morta a causa di un colpo al ventre.
L’uomo di 56 anni, padre di due figli, invece è stato trovato morto all’interno di un magazzino vicino casa della madre. A quanto pare il il 56enne si è tagliato la gola.
Attualmente i carabinieri stanno indagando per chiarire cosa è accaduto realmente. In ogni caso pare che per ora sia esclusa la partecipazione di un terzo.
I dati delle stragi familiari in Italia
Il report sulle strage familiari riportato da Eures ha stabilito che tra il 2010 e il 2020 vi sono state circa 131 stragi familiari. In circa 118 casi il carnefice è un uomo.
Circa il 56% sono stati crimini passionali. Molto numerosi anche gli omicidi dei genitori, con circa 14 casi in 10 anni.
Inoltre ben 71 volte dopo aver commesso gli omicidi, l’assassino si è poi tolto la vita.
Le armi da fuoco sono quelle maggiormente utilizzate in questi casi di omicidio. Al secondo posto invece vi sono le armi da taglio, seguite poi da armi improprie, farmaci o sostanze letali.