Domenica 4 settembre alle 10.30 Papa Francesco ha canonizzato Madre Teresa di Calcutta. Durante la messa presieduta in piazza San Pietro, Bergoglio ha recitato la formula di canonizzazione per santificare Gonxha Agnes Bojaxhiu (vero nome di Madre Teresa), fondatrice della Congregazione delle Missionarie della Carità e dei Missionari della Carità. Dalla piazza è partito un lungo applauso. Oltre 120 mila persone, tra cui 13 capi di Stato e di governo, erano presenti a Roma alla cerimonia per la canonizzazione di Madre Teresa, che è stata proclamata santa a 19 anni dalla morte e 17 dall’inizio della causa di canonizzazione. Il Papa ha esortato a imitare la santa albanese per attuare “quella Rivoluzione della Tenerezza iniziata da Gesù Cristo con il suo amore di predilezione ai piccoli”.
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“La sua missione nelle periferie delle città e nelle periferie esistenziali permane ai nostri giorni come testimonianza eloquente della vicinanza di Dio ai più poveri tra i poveri. Oggi consegno questa emblematica figura di donna e di consacrata a tutto il mondo del volontariato: lei sia il vostro modello di santità. Forse avremo un po’ di difficoltà a chiamarla Santa, la sua santità è talmente vicina a noi che forse avremo un po’ di difficoltà a chiamarla santa e continueremo a chiamarla Madre Teresa“, ha detto Papa Francesco nell’omelia per la messa di santificazione di Madre Teresa di Calcutta.
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“Non esiste alternativa alla carità: quanti si pongono al servizio dei fratelli, benché non lo sappiano, sono coloro che amano Dio“, ha proseguito Papa Francesco nell’omelia per la messa di santificazione di Madre Teresa di Calcutta. “La vita cristiana, tuttavia – ha specificato il Pontefice – non è un semplice aiuto che viene fornito nel momento del bisogno. Se fosse così sarebbe certo un bel sentimento di umana solidarietà che suscita un beneficio immediato, ma sarebbe sterile perché senza radici. L’impegno che il Signore chiede, al contrario, è quello di una vocazione alla carità con la quale ogni discepolo di Cristo mette al suo servizio la propria vita, per crescere ogni giorno nell’amore“.
“I volontari che servono gli ultimi e i bisognosi per amore di Gesù non si aspettano alcun ringraziamento e nessuna gratifica, ma rinunciano a tutto questo perché hanno scoperto il vero amore. Come il Signore mi è venuto incontro e si è chinato su di me nel momento del bisogno, così anch’io vado incontro a Lui e mi chino su quanti hanno perso la fede o vivono come se Dio non esistesse, sui giovani senza valori e ideali, sulle famiglie in crisi, sugli ammalati e i carcerati, sui profughi e immigrati, sui deboli e indifesi nel corpo e nello spirito, sui minori abbandonati a sé stessi, così come sugli anziani lasciati soli. Dovunque ci sia una mano tesa che chiede aiuto per rimettersi in piedi, lì deve esserci la nostra presenza e la presenza della Chiesa che sostiene e dona speranza“, ha ancora detto Papa Francesco durante l’emozionante omelia per la messa di santificazione di Madre Teresa di Calcutta.
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IMPONENTI MISURE DI SICUREZZASi sono svolte durante la notte le bonifiche dell’intera area di san Pietro e, nelle prime ore del mattino sono iniziati i controlli di sicurezza della folla di fedeli per l’appuntamento della canonizzazione di Madre Teresa svolta domenica dalle 10,30. “Grazie all’anticipo dell’apertura dei varchi, pianificato con l’ordinanza di servizio del Questore D’angelo, che ha disciplinato il vasto piano di sicurezza, i fedeli sono potuti entrare senza disagi. I controlli sono stati effettuati con metal detector per ogni singola persona che ha avuto accesso nella piazza.Prosegue l’accesso di piazza Pio XII in maniera costante, ma molto fluida e ordinata“, ha riferito la Questura della Capitale.
Attesi oltre 100 mila partecipanti e 13 capi di stato e di governo per la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta, così le misure di sicurezza a carattere preventivo sono scattate già dal pomeriggio del primo settembre, in vista dell’arrivo delle migliaia di fedeli e di tutti i partecipanti agli eventi in preparazione spirituale. In campo circa 1.000 uomini, che andranno a rafforzare il piano preventivo di vigilanza e prevenzione disposto per l’interno anno giubilare che conta l’impiego di 2.000 uomini nell’intero territorio della Capitale, a partire dalle periferie. In campo nei giorni scorsi specialisti delle forze di Polizia per le bonifiche dei luoghi e le ispezioni del sottosuolo e dei tombini.
Nella fase di avvicinamento all’evento, il cui clou è previsto nella mattinata, sono state messe in sicurezza anche tutte le iniziative di preghiera presso le chiese romane che le ospiteranno. L’area di San Pietro suddivisa in 3 aree, ciascuna delle quali avrà il compito di assicurare controlli sulle persone e sui bagagli, secondo una logica di cerchi concentrici che realizza una condizione di massima sicurezza nell’area di stazionamento dei fedeli e di presenza del Santo Padre. Messe in sicurezza anche le file dei fedeli in attesa dei controlli.
Le 3 aree ‘Sant’uffizio, Traspontina e Porta Angelica’ sono state oggetto di bonifica. L’imponente impianto dei servizi è stato studiato anche sulla base delle indicazioni del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica per garantire il massimo livello di sicurezza ma nel contempo favorire la partecipazione fluida e serena dei fedeli. A sorvegliare l’intera area dell’evento le squadre specializzate antiterrorismo UOPI della Polizia di Stato e API dell’Arma dei Carabinieri, mente i Reparti Speciali assicureranno il servizio di pronto intervento. Con provvedimento del Prefetto di Roma, su proposta del Questore, dalle ore 8 alle ore 19 di oggi è stato interdetto il volo in una vasta area adiacente San Pietro con la creazione di una ‘bolla di sicurezza’ controllata dall’Aeronautica Militare con il sistema ‘Slow Mover Interceptor’, un sistema di rilevamento dei velivoli non autorizzati. Il coordinamento del complesso apparato di sicurezza sarà garantito dal Centro per la gestione della sicurezza dell’evento presieduto dal Questore di Roma d’Angelo ed al quale parteciperanno rappresentanti di tutte le forze di Polizia, dell’Aeronautica Militare, dell’Esercito impegnato nell’operazione ‘Strade Sicure’, della Polizia di Roma Capitale, del 118 e dei servizi di intelligence. Decise anche le misure di sicurezza per l’incontro amichevole del 3 settembre tra l’ A.S. Roma e l’Atletico San Lorenzo de Almagro, squadra vicina al Santo Padre, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza a favore delle popolazioni terremotate
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