La Major League Soccer negli ultimi anni ha fatto grandi passi in avanti grazie anche alla presenza di molti campioni che hanno deciso di far parte della lega di calcio statunitense dopo aver dedicato una carriera nel calcio europeo come Andrea Pirlo, David Villa, Kakà, Lampard e in passato David Beckham e Thierry Henry ma la MLS come lega non è ancora cresciuta abbastanza dal punto di vista organizzativo. Infatti, i giocatori devono utilizzare, anche per le trasferte più lontane, gli aerei di linea e non quelli privati, una scelta davvero singolare.
L’inchiesta del LA Times parla chiaro: la lega americana di calcio, la Major League Soccer, è l’unica lega professionistica statunitense che ha un limite all’utilizzo dei voli charter, pari a 4 voli all’anno concessi come limite per agevolare le società con meno fondi. Questa scelta, unica nel suo genere come detto, ha dimostrato come le partite in trasferta sono davvero uno scoglio incredibile per le squadre americane della MLS.
Ritardi, perdita di tempo, fuso orario, smarrimento dei bagagli, tutte questioni che possono capitare e avere un’influenza sui giocatori e poi sulla partita. Senza contare che da New York oppure da Toronto, ci vogliono più di 4 ore di volo, senza contare il prima e il dopo, per arrivare a Los Angeles con tutto ciò che ne comporta: stanchezza, stress e sconfitte.
Secondo i numeri della scorsa stagione, in MLS, su 316 partite disputate sono state vinte solamente 60 partite in trasferta. Ciò significa che una squadra ospite ha meno di due possibilità su dieci di vincere il match mentre la squadra di casa ha la possibilità di vincere quasi ad occhi chiusi. In questo senso il campionato viene equilibrato ma non in modo sano, anzi è come se venisse in qualche modo dopato.
Bruce Arena, allenatore e general manager dei Los Angeles Galaxy ha dichiarato: “E’ il momento che la MLS si adegui alla modernità degli sport professionali e capisca che i viaggi impattano notevolmente sulla competizione. Abbiamo dovuto combattere col ritardo dei bagagli e dei voli, non abbiamo alcun trattamento speciale”. Le lamentele del coach della squadra della leggenda americana Landon Donovan ha espresso il suo malumore dopo l’ennesima difficoltà a raggiungere l’altra costa degli Stati Uniti.
Al momento, la Major League Soccer permette solamente 4 voli charter per ogni stagione ad ogni società che partecipa alla lega di calcio americana e quasi tutti i club gli utilizzano nei playoff dove, ovviamente, le partite sono molto importanti e decidono un’intera annata. La richiesta dei club di aumentare la possibilità dei voli charter si fa sempre più insistente ma al momento non c’è verso di convincere la federazione statunitense che ha preso questa decisione per cercare di rendere il campionato il più equilibrato possibile e favorire le società con meno possibilità economiche.