Altri due casi di malaria sono stati segnalati a Napoli. Si tratta di due fratellini ricoverati al Dipartimento di Malattie Infettive dell’università di Napoli Federico II. I bimbi, di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta, ma originari della Nigeria, sono stati curati e guariti, anche se restano ancora sotto osservazione. Avrebbero contratto la malattia nel loro Paese, da dove sono tornati dopo un viaggio.
E a chi ha cominciato a parlare di allarme malaria ha risposto Maria Triassi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica della Federico II, che ha spiegato che si tratta di casi fisiologici e che a Napoli non ci sono zanzare portatrici della malattia.
“Non siamo di fronte ad allarmi o a emergenze: i due casi registrati di malaria, a Napoli, sono fisiologici”.
“Ci stiamo facendo caso – ha affermato l’esperta – per quanto accaduto alla bambina che ha contratto il virus ed è morta, ma casi sospetti e confermati di malaria ne abbiamo tanti”.
Questo accade perché “ci sono bambini che provengono da realtà in cui questa malattia è all’ordine del giorno”.
“Occorre evitare una psicosi – ha sottolineato – perché non ce n’è motivo e non ci sono qui zanzare portatrici di quel virus”.
“E’ abbastanza anomalo quanto accaduto – ha spiegato in riferimento alla bimba deceduta a Trento – E’ tutto da verificare, è un caso di studio, ma non è la norma”.
Il consiglio, quando ci si reca in Paesi dove si può contrarre la malattia, è “seguire la profilassi sia prima sia dopo”.
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