Una donna malata di tumore non vede il figlio da più di due anni, il ragazzo di soli 12 anni era andato a vivere con il padre dopo che la donna si era aggravata.
Secondo gli accordi presi l’uomo avrebbe dovuto portare il figlio a vedere sua madre, una volta al mese, ma ciò non avviene da gennaio del 2022.
A raccontare la vicenda è il Messaggero, che ha portato all’attenzione il caso di una donna insegnante di 47 anni residente a Frosinone.
Da circa un anno e mezzo la donna sta combattendo contro un tumore, e dopo aver seguito un lungo ciclo di chemioterapia ora si trova sottoposta alle cure palliative all’interno della sua abitazione.
La sua situazione clinica è disperata e a questo deve aggiungere il dolore di non poter vedere suo figlio, di 12 anni, affidato al padre.
La donna si è separata dall’uomo qualche tempo fa dopo aver denunciato una serie di maltrattamenti.
Per un lungo periodo è stata sottoposta ad una serie di violenze psicologiche, da parte del suo ex marito, che le negava la possibilità di utilizzare ad esempio gli elettrodomestici in casa o di potersi connettere alla rete internet.
Una situazione gravosa che l’ha spinta a rivolgersi al centro antiviolenza ciociaro chiamato “Fammi rinascere”. A seguito della sua richiesta di aiuto al centro la donna si è separata, e la vicenda ha portato all’apertura di un’inchiesta nei confronti del coniuge.
L’uomo un medico di Trani, in Puglia, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti. Durante questo percorso però la donna si è ammalata e vista la sua situazione medica è stato necessario eseguire delle cure molto pesanti.
A causa di queste cure non le era possibile seguire il figlio di 12 anni che è stato perciò affidato al padre, con lei è rimasta invece la figlia di 17 anni.
Il giudice che si è occupato della sentenza aveva disposto che il minore avrebbe dovuto vedere la madre una volta al mese.
Questo appuntamento mensile però non viene rispetto a partire da gennaio del 2022. L’uomo infatti non adempie al suo dovere e non permette al figlio di vedere sua madre.
La donna, conoscendo la sua situazione medica sa che non le resta molto tempo da vivere e vorrebbe riabbracciare il figlio, per questo è molto disperata.
Al momento però nessuno a riuscito a garantirle che ciò sarà possibile, nonostante questo non sia solo un diritto della donna ma anche un diritto del ragazzo.
A seguire l’intera vicenda ci sono due avvocate del centro antiviolenza Andreina Ciotoli e Francesca Ruggeri, che hanno deciso di rivolgersi al Tribunale di Trani e qui il giudice si è riservato una decisione.
In questa vicenda è intervenuta anche la deputata dem Maria Cecilia Guerra che ha scelto di presentare un’interpellanza e ha ascoltato il Tribunale di Trani.
Andrea Delmastro Delle Vedove, il sottosegretario, ha risposto alla deputata che: “il regime di visita tra madre e figlio è stato disciplinato al fine di garantire il superiore interesse del minore a mantenere significativi rapporti con entrambi i genitori”.
L’ex compagno della donna però sembra ancora impedire al minore di poter incontrare sua madre, la donna rischia di non riuscire a abbracciare suo figlio per un’ultima volta.
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