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Categories: Salute

Malattie inquinamento atmosferico, tutte le patologie provocate dai danni ambientali

I danni che arrechiamo all’ambiente si ritorcono sull’uomo, e purtroppo non si tratta di una fake news: la correlazione tra malattie e inquinamento atmosferico si fa sempre più stringente, come dimostra la ricerca scientifica che nel corso degli ultimi anni ha intensificato i propri sforzi nel ricercare le cause di numerosi disturbi e patologie anche gravi, e imbattendosi sovente in una questione ambientale che influisce sulla salute umana. A dispetto dell’accertamento delle ragioni di queste malattie l’inquinamento non accenna a diminuire, poiché l’impatto dell’uomo sulla vita del pianeta continua ad essere fortemente aggressivo: eppure basterebbe dare un’occhiata all’elenco delle problematiche che riguardano la nostra salute per comprendere quanto le conseguenze dell’inquinamento non si limitino soltanto alla natura circostante o al clima, ma alla nostra stessa quotidianità e agli stili di vita correlati.

Inquinamento e malattie: quali conseguenze dai danni atmosferici?

Sono decenni che la scienza ha dimostrato le conseguenze dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana: lo smog e le polveri sottili prodotti da scarichi industriali e automobili sono alla base tanto di disturbi come irritazioni polmonari quanto a patologie estremamente gravi legati all’apparato respiratorio e cardiovascolare, malattie polmonari croniche, formazione di tumori e leucemie. Ma l’elenco si è allungato ogni giorno di più, arrivando a comprendere mali che generalmente non si assocerebbero all’inquinamento, persino una serie di disturbi psicologici come attacchi di panico, stati di ansia e paura. Quali sono i legami tra inquinamento e malattie secondo gli sviluppi più recenti della ricerca scientifica?

Chi vive in città particolarmente inquinate dal punto di vista atmosferico è maggiormente soggetto al rischio diabete secondo uno studio epidemiologico effettuato negli USA sulle polveri sottili, che ha riscontrato un aumento del 20 per cento di nuovi malati nei luoghi con più alta concentrazione di PM2.5. Ma l’inquinamento atmosferico incide fortemente anche sulla virilità maschile finendo in testa alle cause di infertilità, colpendo direttamente gli spermatozoi: purtroppo non possono ritenersi immuni ai disturbi sull’apparato riproduttivo neppure le donne, in quanto lo smog è uno dei principali imputati della menopausa precoce. L’inquinamento atmosferico potrebbe influenzare anche la comparsa dell’appendicite negli adulti, secondo quanto emerso da una ricerca canadese dell’Università di Toronto, l’Università di Calgary e l’Health Canada, che ha esaminato casi sin dal XIX secolo riscontrando una correlazione tra l’insorgenza della patologia in età adulta e l’eccesso di ozono e biossido di azoto nell’aria. E poi ci sono naturalmente le allergie e le intolleranze alimentari varie, che sono in continuo aumento nei Paesi industrializzati anche per il peggioramento continuo della qualità dell’aria.

Altre correlazioni sono più controverse dal punto di vista scientifico: è il caso dell’autismo, malattia che resta per molti versi oscura agli esperti, ma una ricerca del 2014 dell’Università di Pittsburgh ha esporto la tesi secondo cui i bambini affetti da autismo avrebbero avuto maggiori probabilità di essere stati esposti a livelli elevati di alcune sostanze tossiche presenti nell’aria durante la gravidanza e nei primi due anni di vita. I ricercatori avrebbero individuato legami tra aumento dei livelli di cromo e stirene e autismo infantile, che causano alterazioni del sistema endocrino o problemi di sviluppo neurologico, ma l’attribuzione di una correlazione diretta tra questa patologia e l’inquinamento non è ancora comunemente accettata nel mondo scientifico.

Elenco malattie

Qui di seguito riportiamo le principali malattie e sindromi in cui è stato accertato o fortemente ipotizzato il legame con l’inquinamento ambientale. Un elenco che si teme destinato ad allungarsi.

 

  • Cancro
  • Diabete
  • Anemia
  • Malformazioni congenite
  • Ictus
  • Cardiopatie ischemiche
  • Epatiopatie croniche
  • Sclerosi multipla
  • Infertilità
  • Menopausa precoce
  • Leucemie
  • Linfomi
  • Artrite reumatoide
  • Malattie autoimmuni
  • Ipertensione arteriosa
  • Ipercolesterolemia
  • Malattie della tiroide
  • Morbo di Crohn
  • Mieloma multiplo e mielodisplasie
  • Sclerodermia
  • Sclerosi alterale amiotrofica
  • Malattia di Addison
  • Fenomeno di Raynaud
  • Sindrome di Cushing
  • Lupus eritematoso sistemico
  • Complicazioni gravidanza e aborti

Malattie inquinamento: i soggetti più a rischio

Secondo quanto rilevano l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ed altri eminenti studi scientifici, i soggetti più a rischio nelle malattie legate all’inquinamento sono donne e bambini. In particolare i più piccoli sono fortemente in pericolo soprattutto in ambiente domestico, poiché proprio in casa si accumulano le polveri irritanti e sono presenti molte sostanze nocive, ad esempio dovute alle esalazioni di vernici fresche o di mobili nuovi, o ancora sostanze irritanti e solventi utilizzati per pulire i pavimenti, e via discorrendo. Anche in questo ambito la ricerca scientifica mostra dati inoppugnabili: uno studio dell’American Cancer Society ha riscontrato che il 6 per cento delle morti per tumore ogni anno sono dovute a sostanze inquinanti presenti nell’ambiente domestico, con i bambini che risultano 10 volte più esposti rispetto agli adulti. Anche le donne sono più soggette agli effetti dell’inquinamento atmosferico, e non soltanto in casa: ad esempio uno studio della Virginia Tech che ha analizzato lungo 28 anni alcune corse effettuate da maratoneti, ha visto le atlete donne essere soggette molto più degli uomini ad una modifica delle prestazioni fisiche laddove sia stata riscontrata una maggiore presenza di contaminanti dell’aria, che comportano delle irritazioni polmonari.

Inquinamento acustico e delle acque: le patologie correlate

Finora abbiamo concentrato i nostri sforzi principalmente sull’inquinamento atmosferico, ma l’impatto sulla nostra salute non è inferiore quando parliamo di altri guasti arrecati all’ambiente circostante: ancora una volta la ricerca scientifica attraverso studi mirati ci illumina su ciò che lega malattie e inquinamento acustico, o ancora le conseguenze derivanti dall’inquinamento delle acque. Molte ricerche differenti ad esempio convergono sull’aumento dell’incidenza di infarti e ictus all’interno di centri urbani particolarmente rumorosi, come lo studio della London School of Hygiene & Tropical Medicine, che ha dimostrato come a Londra superare la soglia dei 60 decibel comporti la possibilità maggiore del 4 per cento di morire e del 5 per cento tra gli adulti di essere ricoverati per ictus. Un altro studio tedesco della Technical University Dresden ha rivelato che l’esposizione costante al rumore del traffico, ma anche di una linea ferroviaria o di un aeroporto può stressare a tal punto il nostro corpo, aumentando il rischio di subire un attacco di cuore. La ricerca dell’Ispra del 2014 ha rivelato che lo stato dell’inquinamento acustico in Italia vede una situazione in peggioramento con il 46,3 per cento delle sorgenti di rumore controllate che hanno superato i limiti consentiti, in aumento rispetto agli anni precedenti, con le grandi città come Napoli, Milano, Roma e Torino in testa alle più inquinate.

La connessione tra inquinamento e malattie riguarda anche la situazione delle acque, che vede anche in questo frangente l’Italia in una situazione di peggioramento per la presenza di pesticidi nell’acqua come dimostra lo studio Ispra, che contamina anche le falde sotterranee: Veneto e Sicilia sono le regioni d’Italia più colpite. Sotto accusa è in particolare il glifosato, i cui effetti sulla salute sono ancora controversi, ma per una corrente di pensiero alquanto nutrita questo pesticida sarebbe in grado di causare anche il cancro. Le autorità scientifiche della Ue negano questa correlazione, ma altri studi indipendenti hanno rilevato la pericolosità dell’erbicida, che causerebbe anche problemi respiratori, reazioni allergiche, pressione alta del sangue. Ma il glifosato non è l’unico pericolo: nell’aprile 2016 ad esempio 250mila persone in Veneto sono state a rischio avvelenamento da una sostanza altamente tossica chiamata Pfas, e l’elemento di trasporto era, ancora una volta, l’acqua dei rubinetti, contaminata da questo agente chimico usato in ambito industriale per rendere impermeabili tessuti e rivestimenti.

Giulio Ragni

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