Erano 13 i chili di cocaina scoperti all’interno di una sedia a rotelle. Un prodotto che, una volta venduto, avrebbe potuto fruttare circa un milione e mezzo di euro.
E’ questa la storia di un trafficante internazionale di droga finito in manette presso l’ereoporto di Malpensa, a Varese.
La vicenda
Il tutto ha avuto inizio nel momento in cui un giovane di 30 anni arrivato dalla Repubblica Dominicana, ha finto una disabilità in cui era necessario la presenza della carrozzina per muoversi da un posto all’altro.
Ed era proprio all’interno delle ruote della sedia a rotelle che egli aveva nascosto accuratamente 13 chili di droga.
Una vicenda che sarebbe potuta finire diversamente se in quell’aereporto non era di servizio lui, il “detective” Crai, un cane dell’unità cinofila delle Fiamme Gialle addestrato a dovere il cui compito è quello di fiutare la presenza di sostanze stupefacenti.
Un milione di euro di guadagni sfumati
Una vera e propria miniera d’oro è quella che le Fiamme Gialle hanno trovato nelle ruote della carrozzina.
Una volta immessa sul mercato, la cocaina avrebbe potuto fruttare allo spacciatore una cifra da capogiro, quasi un milione e mezzo di euro.
All’inizio la situazione sembrava essere alquanto imbarazzante.
Il cane dell’unità cinofila aveva iniziato ad avvicinarsi insistentemente alla carrozzina. Quell’uomo, all’apparenza più fragile degli altri a causa del suo handicap, nascondeva un segreto non di poco conto che sarebbe stato svelato da un momento all’altro.
L’uomo ha cercato in ogni modo di restare nel personaggio nonostante i sospetti che iniziavano ad avanzare sempre di più nelle forze dell’ordine di fronte a lui.
Il teatrino ha avuto fine nel momeno in cui la Finanza ha deciso di prendere in mano la situazione ed ha squarciato le ruote della carrozzina scoprendo, sotto l’imbottitura, quel carico illegale fatto di cocaina purissima.
E’ stato allora che il trafficante, trovatosi ormai con le spalle al muro, si è alzato in piedi dalla carrozzina terminando così quella sceneggiata.
A quel punto le forze dell’ordine hanno proceduto all’arresto con l’accusa di traffico internazionale di droga.
Il 30enne è stato immediatamente trasferito presso il carcere di Busto Arsizione, a Varese.
