Continua a far paura il maltempo nelle nostre regioni, in particolare in queste ore si è abbattuto sulle zone di Macerata e dintorni.
Piogge e allagamenti hanno caratterizzato le ultime ore e la raccomandazione è quella di mettersi al riparo nei piani alti delle abitazioni, specialmente quelle che sorgono nei pressi dei canali o dei fossi, per il rischio legato alle esondazioni.
Sta facendo timidamente capolino l’estate del 2023, che fra pochi giorni entrerà ufficialmente, tuttavia le piogge e i fenomeni meteorologici estremi continuano a interessare la nostra penisola. Ora l’attenzione è puntata nelle zone del Maceratese, che sono state colpite nel tardo pomeriggio di ieri da forti piogge durate circa 3 ore.
Queste hanno portato ad allagamenti di strade, scantinati e garage ma anche alla caduta di alberi. I disagi si sono verificati principalmente a Macerata, Pollenza e Tolentino, con particolare focus in due piccole frazioni: Villa Potenza e Sforzacosta, dove tanti sono stati evacuati dai piani bassi e trasferiti a quelli più alti per motivi di sicurezza in seguito all’esondazione del Fosso Narducci.
Strade completamente coperte dall’acqua e locali allagati, questo il quadro generale delle zone del Maceratese e sebbene la situazione non sia così critica come l’alluvione che ha colpito pesantemente l’Emilia Romagna, il Comune ha comunque rilasciato degli avvisi per evitare una seconda catastrofe con perdite umane importanti.
Sulla pagina Facebook dei comuni si leggono avvisi circa l’abbondante pioggia che è caduta in modo anomalo, la quale ha temporaneamente paralizzato il sistema stradale in alcuni punti e infatti si consiglia di uscire di casa solo se strettamente necessario.
Il Comune di Macerata ha aperto il Centro operativo per monitorare la situazione grazie anche alle segnalazioni dei cittadini e intervenire velocemente in caso di bisogno.
“è vietato scendere nei garage e si raccomanda di trovare riparo ai piani alti degli edifici”.
questo quanto si legge per le frazioni di Villa Potenza e Sforzacosta, tuttavia le stesse cose sono consigliate in tutta la provincia maceratese a seconda della gravità della situazione.
Parallelamente è arrivato anche l’avviso della chiusura delle scuole nei due comuni, per la giornata odierna. Questo per consentire i controlli ed effettuare eventuali sistemazioni. Da ore le autorità in effetti sono a lavoro per controllare l’agibilità delle strutture più sensibili, come appunto le scuole.
Non sono stati evidenziati episodi più rilevanti rispetto ad altri ma sappiamo che i Vigili del fuoco sono impegnati con 10 squadre sul territorio e dalle immagini che circolano in rete possiamo vedere una situazione analoga a quella delle zone emiliane e romagnole.
Sono immagini terribili che parlano di frane, smottamenti, acqua mista a detriti che ha raggiunto l’altezza di almeno un paio di metri guardando alla parte delle strutture che emergono, come ad esempio la punta di un gazebo.
Un’incubo che si ripresenta prepotente, dopo quello delle ultime settimane poco più a nord. La bomba d’acqua si è abbattuta nella città marchigiana in modo così violento che la Protezione Civile ha emesso l’allerta gialla, la stessa che c’è anche in altre 8 regioni, mentre l’Emilia Romagna è tornata oggi in allerta arancione dopo giorni di tregua dal maltempo.
L’estate tarda ad arrivare e i violenti temporali che stanno colpendo in particolare il centro Italia, sono dovuti a una forte instabilità atmosferica. Questo sostengono gli esperti, che parlano di maltempo che continuerà ad interessare diversi settori italiani per ancora alcuni giorni, poi ci sarà un graduale miglioramento.
Il Comune di Macerata ha allertato i cittadini esortando chiunque si trovi in difficoltà ad avvisare il 112. Fino ad ora sono stati circa 70 gli interventi dei pompieri e sono iniziati nel corso della notte. Fra questi c’è stato il salvataggio di 30 cani ospitati in alcuni box che si stavano allagando, un’azione complessa e per nulla semplice data la forte corrente dell’acqua che si è accumulata a terra.
Ma durante la notte non sono proseguiti solo gli interventi di soccorso alla popolazione, si è lavorato anche per pompare l’acqua in modo da farla abbassare di livello, almeno nelle zone più critiche. I problemi più gravi ci sono stati nel centro della città, con ruscelli che hanno invaso le strade e i locali seminterrati.
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