Maltempo a Milano, esondato il Seveso: metro in tilt, due morti a Varese

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Il maltempo ha scosso il Nord dell’Italia causando in diverse zone allagamenti e disagi in Lombardia, non solo a Milano. La tragedia a Cerro di Laveno, in privincia di Varese, è avvenuta durante la notte tra sabato 15 e domenica 16 novembre, dove una frana provocata dalle piogge ha travolto una villa. Due persone hanno perso la vita. Si tratta di un uomo di 70 anni e la nipote 16enne. Un mare di fango, proveniente dalla collina che sovrasta l’abitazione, ha travolto tutto. Nella casa c’erano cinque persone tra cui i genitori della ragazza rimasta uccisa e la moglie del 70enne. Questi ultimi sono riusciti a fuggire. I soccorritori hanno lavorato tutta la notte in condizioni di estremo rischio proprio a causa della fuoriuscita di gas. Per sicurezza, è stato evacuato un condominio nelle vicinanze.

Il maltempo su Milano ha lasciato molti disagi in tutta la zona Nord Est. In tarda mattinata di sabato 15 novembre, il fiume Seveso è esondato di nuovo in via Valfurva, in zona Niguarda. Allagata ancora la stazione Garibaldi, con pesantissime ripercussioni sulla circolazione ferroviaria. Per il Seveso, così come per il Lambro nel tratto che attraversa Milano era scattato lo stato di allerta già da venerdì, era stata mobilitata la squadra del Comune di Milano con polizia locale, protezione civile, MM servizi idrici e Amsa presenti sul territorio e pronti a intervenire per gestire l’emergenza. Sotto controllo, in particolare, le sponde del fiume Lambro da Cascina Gobba in avanti al fine di prevenire eventuali insediamenti abusivi lungo gli argini. Il parcheggio della fiera di Novegro è stato completamente allagato.

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A causa delle ingentissime piogge, l’acqua si è avvicinata pericolosamente alla stazione Famagosta M2. E’ stato quindi deciso, a scopo precauzionale, di interrompere il tratto tra Famagosta e Assago Forum, per il quale sono previsti bus sostitutivi. Chiuse le stazioni di Zara (M3 ed M5), Istria (M5) e Marche (M5) per l’impossibilità di uscire in superficie in condizioni di piena affidabilità. In via precauzionale è poi sospesa la tratta tra Centrale (M3) e Maciachini (M3), per la quale sono stati messi a disposizione dei cittadini dei bus sostitutivi.

La vasta perturbazione di origine atlantica, che insiste sull’Italia da diversi giorni, apporta ancora per oggi maltempo, in particolare sulle regioni del Nord e su quelle del versante tirrenico. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it). Sulla base dei fenomeni previsti e in atto, è stata valutata criticità rossa per rischio idrogeologico sulla Lombardia nord-occidentale e per rischio idraulico sulla pianura lombarda occidentale. Intanto a Milano sono rimaste chiuse 60 scuole.

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Inoltre il corpo di un uomo è stato trovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco in un mulino allagato a Moscazzano, in provincia di Cremona. La tragedia è avvenuta a mezzanotte e mezza circa tra mercoledì 12 e giovedì 13 novembre, all’interno di un mulino che aveva una funzione puramente decorativa, all’esterno di un ristorante molto rinomato in zona. L’uomo, un giardiniere di 37 anni, è caduto accidentalmente tra le paratie, mentre stava aprendo una chiusa per far defluire l’acqua da una roggia, ed è morto quasi sicuramente per annegamento. I vigili del fuoco sono arrivati sul posto dopo una chiamata d’allarme. Si sono trovati di fronte a una quantità enorme di acqua, tanto che solo dopo 5 ore di ricerca i sommozzatori sono riusciti a trovare il corpo. La situazione meteorologica nel cremonese sta lentamente migliorando. Si segnalano solo lievi allagamenti di scantinati, fossati o garage.

Un altro uomo è annegato mentre tentava inutilmente di ormeggiare la barca. E’ accaduto intorno alle 16 di mercoledì 12 novembre al porto di Ispra (Varese) sul Lago Maggiore. Si tratta di uomo di 70 anni, residente a Bodio Lomnago, che per via del maltempo cercava di sistemare l’ormeggio della sua imbarcazione ed è scivolato e caduto in acqua. I vigili del fuoco, chiamati dalle persone che hanno assistito all’incidente, sono riusciti a recuperare la vittima dopo circa un’ora. Sono intervenuti anche i sommozzatori che hanno ritrovato il corpo dell’anziano nelle acque del lago.

L’esondazione del Seveso e del Lambro

Sono 60 le pattuglie della polizia locale impegnate nelle aree della città interessate dall’esondazione del Seveso e del Lambro. In aggiunta alle squadre dei vigili, ben 40 per il Seveso, 20 per il Lambro, sono al lavoro anche 7 equipaggi della Protezione civile comunale, uomini e mezzi del servizio idrico integrato di Mm, Atm, Amsa, Milano Ristorazione, Croce Rossa. In allerta fin da domenica sera, nel pomeriggio di mercoledì 12 novembre la macchina comunale ha dovuto fronteggiare la doppia emergenza: quella del Seveso, con una prima esondazione alle 15.20, contenuta nell’area di via Valfurva, via Padre Monti, largo Desio, piazzale Istria, e una seconda, più ampia, che ha interessato anche viale Fulvi Testi, viale Zara e la circonvallazione di viale Marche. La seconda emergenza ha riguardato il Lambro, esondato intorno alle 16.30 nella zona dell’omonimo parco e di via Camaldoli: le tre comunità presenti sono state evacuate, ed è stato allestito il centro sportivo di via Cambini per l’accoglienza delle persone, molte delle quali anziane e malate.

La circolazione ferroviaria sulla linea Milano-Brescia è rallentata a causa dell’allagamento degli impianti di rete di Melzo Scalo avvenuto nella serata di mercoledì 12 novembre per il forte maltempo. Riprogrammata l’offerta commerciale del trasporto regionale con una riduzione del 50% dei treni. Regolare l’offerta dei treni a lunga percorrenza. Lo comunica Rfi in una nota.


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