Roma si è fermata per il maltempo e anche i partiti si prendono una pausa causa pioggia. Saltano infatti sia la direzione del PD sia la riunione dei gruppi parlamentari e dei coordinatori di Forza Italia che erano previste in mattinata nella Capitale. La decisione arriva dopo l’allerta maltempo che sta piegando la città, con scuole chiuse e strade allagate: la pioggia ha creato non pochi danni alla cittadinanza, con quattro stazioni della metropolitana sommerse dall’acqua, monumenti, cimiteri e siti archeologici chiusi, ma la Ztl e le strade sono aperte alla circolazione, nonostante il governo cittadino abbia chiesto di limitare gli spostamenti in auto. D’altra parte, chi lavora non può prendersi un giorno di ferie perché piove.
Per i politici però sembra che questo non sia un problema. Le riunioni del PD e di Forza Italia sono così saltate causa maltempo. Una scelta oculata si dirà, da parte dei due partiti, che hanno evitato di immettere nel traffico romano altre vetture, evitando disagi ai partecipanti. Sembra normale che una riunione possa saltare se la città è bloccata.
In realtà, nella maggior parte dei casi la gente comune non può permettersi di rimanere a casa. Ci si arma di tutto punto e si affrontano il maltempo e i disagi, sopportando tutto quello che ne consegue. A tutti è capitato di svegliarsi al mattino, vedere la pioggia e pensare: “Quasi quasi me ne sto a casa”. Peccato che non si possa sempre fare: chi li sente i capi se uno chiama per dire “Piove, non vengo al lavoro”?
Certo, il maltempo che ha colpito la Capitale e l’allerta della Protezione Civile ha facilitato la decisione dei due partiti. Loro che possono, si godranno un giorno di ferie in più, mentre i comuni cittadini affronteranno disagi e problemi con il solito stoicismo da sopravvivenza. Sarà una sciocchezza, ma anche la pioggia segna la distanza tra politica e vita reale.