La giornata di venerdì 7 novembre sarà ancora all’insegna del maltempo in gran parte del Paese, soprattutto nella prima parte del giorno, quando le piogge saranno ancora molte e localmente di forte intensità. Attenzione all’estremo Sud a causa del passaggio di un mini-ciclone in formazione nel Canale di Sicilia, con venti molto intensi e raffiche anche oltre i 100 km/h. Ad affermarlo sono i meteorologi del Centro Epson Meteo. Il mini-ciclone si sposterà da ovest verso est e porterà nelle prossime ore forti piogge in Sicilia orientale, Calabria ionica e nella zona del golfo di Taranto. Sarà un’altra giornata molto ventosa in Sardegna a causa del maestrale e al Sud per lo scirocco, che sarà anche responsabile di mareggiate sulle coste ioniche.
Al mattino ampie schiarite nell’estremo Nord-Ovest e in Sardegna ma con il rischio di qualche nebbia sulle pianure del Piemonte. Previste piogge nel resto d’Italia. Nel pomeriggio fenomeni in ulteriore attenuazione in gran parte del Nord-Est, al Centro, in Campania e nel nord della Puglia. Temperature massime in lieve rialzo al Nord-Ovest, Toscana e Sardegna, in diminuzione invece sul medio Adriatico, al Sud e in Sicilia.
Forti raffiche nel catanese
Il maltempo non dà tregua alla Sicilia orientale. Nella notte tra il 6 e il 7 novembre una tromba d’aria ha colpito Misterbianco, danneggiando diverse abitazioni. Danni anche a Capo Mulini, frazione balneare di Acireale, dove le violente mareggiate hanno danneggiato alcuni ristoranti. Danni anche ad Aci Castello e Acireale, dove oggi è previsto l’arrivo del governatore Crocetta e della giunta regionale per la dichiarazione dello stato di calamità naturale. Scuole e università chiuse a Catania, dove il maltempo ha causato diversi danni nella zona industriale.
Emergenza a Reggio Calabria
“Sono in corso interventi di ripristino sui tratti della viabilità provinciale danneggiati e proseguono i sopralluoghi per la sorveglianza dei livelli dei corsi d’acqua in ragione delle abbondanti piogge“. Lo ha detto Giuseppe Raffa, presidente della Provincia di Reggio Calabria, nel corso della riunione operativa in prefettura. Oltre al prefetto sono intervenuti i rappresentanti degli enti locali invitati a indicare eventuali criticità residue. Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, ha esposto i numerosi interventi posti in essere dagli organi tecnici in molte zone della città, nelle frazioni di Pellaro e di Gallico dove si sono registrate le maggiori criticità.
Il comandante dei vigili del fuoco ha segnalato che solo le squadre hanno effettuato oltre 100 interventi sul territorio per allagamenti, esondazioni e ripristino della viabilità a causa di cadute di alberi o massi, assicurando la massima allerta del personale, soprattutto nella zona della locride, maggiormente colpita dal maltempo. I sindaci dei comuni intervenuti hanno spiegato quali attività sono state poste in essere a tutela della cittadinanza e in particolare il sindaco di Careri ha ringraziato la protezione civile per il tempestivo intervento effettuato nella frazione di Natile, dove si era verificato lo scalzamento del manto stradale della rampa di accesso del ponte che collega quella frazione al paese, con il rischio di isolare i circa 400 residenti.
Frana sulla statale Amalfitana
“I rocciatori sono all’opera sulla Statale 163-Amalfitana interessata da una frana all’altezza dell’Hotel Saraceno, a ridosso dei comuni di Amalfi e Conca dei Marini. Il presidio delle aree a rischio di crollo molto elevato lungo la Costiera Amalfitana è scattato su richiesta dell’Anas e, al termine dei sopralluoghi, i rocciatori provvederanno a rimuovere il pericolo“. Lo fa sapere l’assessore alla Protezione civile e ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza.
Un ciclone in Sicilia
Un ciclone di tipo simil-tropicale si è rapidamente formato sullo Stretto di Sicilia e si sta spostando sul Mediterraneo lungo una traiettoria est-nord-est, quindi verso le coste sud-orientali della Sicilia. Caratterizzato da venti violenti con intensità di tempesta o uragano, il ciclone potrà generare condizioni di mare in tempesta, con brusco innalzamento del livello del mare, e produrre, sulla costa, mareggiate di particolare gravità. Sulla base di questa previsione, comunque caratterizzate da una forte incertezza della traiettoria e dei tempi di evoluzione, il dipartimento della protezione civile e la Regione siciliana hanno attivato l’intero sistema di protezione civile per l’adozione di tutte le misure preventive necessarie a ridurre il rischio, in particolare quelle volte a interrompere le attività all’aperto, garantire la sicurezza del traffico in porti e aeroporti e delle attività negli impianti industriali e delle reti di servizio. Inoltre, il sistema di protezione civile sta rafforzando le misure per l’eventuale risposta all’emergenza e, contemporaneamente, informando la popolazione.
Il centro del ciclone è attualmente posizionato sull’isola di Linosa, ma il suo movimento – fa sapere la protezione civile – indica la possibilità che la parte settentrionale del ciclone impatti con le coste siciliane dal tardo pomeriggio, interessando in particolare la fascia costiera delle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, con un possibile parziale coinvolgimento anche di quelle di Agrigento e Catania. L’intensità sarà variabile in funzione dell’effettiva traiettoria e della parte del ciclone che effettivamente impatterà al suolo.
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