Dopo la testimonianza sull’alluvione di Arrigo Sacchi, arriva anche quella di Gene Gnocchi, intervenuto poche ore fa a Citofonare Rai Due, programma condotto da Paola Perego e Simona Ventura. Il comico, spesso ospite della trasmissione, è apparso in collegamento video da Faenza, una delle zone più martoriate dal maltempo in Emilia Romagna, apparendo provato e molto scosso per l’esperienza, al punto da scoppiare in lacrime. Gnocchi ha spiegato di esser stato sfollato assieme alla sua famiglia da casa, e di come la sua compagna sia riuscita a salvare per un soffio le loro due bambine.
Una testimonianza drammatica, quella rilasciata poche ore fa da Gene Gnocchi durante la puntata di Citofonare Rai Due, trasmissione della domenica condotta dal duo Perego-Ventura. Il comico e cabarettista emiliano è apparso in collegamento video da Faenza, dalla casa dei suoceri, e ha spiegato come sia stato sfollato assieme ai suoi famigliari, ringraziando la moglie che ha avuto il buonsenso di prendere le bambine e portarle subito lontano dall’abitazione. Visibilmente provato e anche commosso, Gene ha dichiarato di avere amici che con l’alluvione hanno perso tutto, mentre la sua famiglia, rispetto ad altre, ha avuto danni minori. Infine, ha sottolineato l’importanza che la sua terra, l’Emilia Romagna, non venga abbandonata a se stessa.
Rispetto al suo solito, questa volta Gene Gnocchi è apparso provato e contrito, in collegamento video con Citofonare Rai Due e le sue due conduttrici Paola Perego e Simona Ventura. “Sono abituato a venire lì e divertirci ma questa volta non me la sento” ha detto il comico salutando le padrone di casa.
Gene si è collegato da casa dei suoceri, come ha spiegato lui stesso, in quanto sfollato assieme ai suoi familiari da casa: “Siamo stati sfollati, devo dire grazie a mia moglie che ha avuto la freddezza di recuperare le bambine e portarle via. Ero a Roma, qui è arrivata la segnalazione che il quartiere vicino si stava allagando, lei ha preso le bambine e le ha portate in salvo dai nonni” ha raccontato in preda alla commozione, spiegando come la sua famiglia rispetto ad altre abbia avuto danni “risibili“.
“Quello che è successo è incredibile. Io ho degli amici di Faenza che hanno perso tutto, hanno perso la casa, l’attività lavorativa e tutte le cose più care che avevano. Non sono in grado nemmeno di parlare – ha continuato a raccontare tra le lacrime – Quando noi diciamo che questa terra non è abituata a chiedere ma a rimboccarsi le maniche è vero, però mai come in questo momento questa terra da sola non ce la può fare. C’è bisogno di tutti, quello che posso dire nella commozione, faccio fatica a parlare, è che attraverso tutti i canali possibili dateci una mano” ha poi concluso chiedendo di fatto a persone e istituzioni di non lasciare sola la popolazione emiliano romagnola che ha provato e continua a farlo, come l’ha definita lui, “una paura pazzesca”.
Nato a Fidenza nel 1955, dopo la laurea in Giurisprudenza e qualche anno in cui esercita come avvocato, nella prima metà degli anni Ottanta inizia a fare cabaret a Zelig. A regalargli la notorietà, il programma del 1989 Emilio, a cui seguono Il Gioco dei 9 condotto da Raimondo Vianello, la prima edizione di Scherzi a parte con Teo Teocoli e quindi Mai dire Gol della Gialappa’s Band.
Negli anni Novanta è uno dei volti più noti della tv, partecipando a numerosi programmi come Meteore, Quelli che il calcio, il Festival di Sanremo del 2004 condotto da Simona Ventura e Zelig. Ha partecipato anche a talk show politici quali Dimartedì di Giovanni Floris e successivamente Quarta Repubblica di Nicola Porro.
Non solo, ma Gene Gnocchi è anche un ex calciatore di serie C e tutt’ora è un grande appassionato di questo sport, al punto da lanciare una sfida ironica, alcuni anni fa, alle società della serie A durante Quelli che il calcio, nel 2006, chiedendo di essere ingaggiato e ottenendo una risposta positiva dal Parma, anche se nonostante gli allenamenti non ha mai debuttato sul campo da gioco a causa delle preoccupazioni della società per scongiurare la retrocessione.
Assieme alla compagna Federica da molti anni, nel 2013 è diventato padre per la quarta volta, dopo i primi tre figli avuti dall’ex moglie negli anni Ottanta, di Irene e quindi cinque anni dopo di un’altra bimba, Livia.
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