C’è ancora tanta paura in Emilia Romagna, dove in queste ore frane, alluvioni ed esondazioni hanno messo in ginocchio la regione.
Alcuni residenti di una delle città più colpite, Faenza, hanno parlato con i giornalisti riferendo dell’acqua che è arrivata fino a 3 metri a causa dell’alluvione. “Il letto galleggiava, è stato terribile”. Fra abitazioni e imprese distrutte ora c’è tanta rabbia e i cittadini si chiedono come mai nessuno li abbia avvertiti dell’allerta.
Le testimonianze dei residenti di Faenza, in Emilia Romagna
Sono ore difficili in Emilia Romagna, dove il maltempo ha causato molti danni con piogge torrenziali e fiumi esondati. Il mix di acqua proveniente da tutte le parti ha letteralmente sommerso le città della regione e in queste ore possiamo vedere ai telegiornali immagini di soccorritori che percorrono le strade con gommoni perché l’acqua è altissima, parliamo di più di 3 metri.
Una delle città più colpite è Faenza, dove i giornalisti sono riusciti a intervistare alcune persone per raccogliere le loro testimonianze. Negli occhi di queste persone c’è ancora tanta paura, come in quelli di Fabio, che abita in via Cimatti proprio nei pressi di uno dei torrenti esondati, il Lamone. Cammina lungo l’argine scortato dai pompieri, insieme a un amico, mentre decide di riferire l’orrore che ha vissuto.
“mi sono svegliato alle 3, l’acqua si stava alzando ed è saltata la luce. io abito in un piano rialzato e se si stava allagando significa che l’acqua aveva raggiunto i 3 metri. siamo andati via, non potevamo fare nulla”.
C’è molta tristezza nelle sue parole al ricordo di quella casa che ora è danneggiata pesantemente ma anche la rabbia, che si riflette in tutte le testimonianze degli sfollati. Fra loro c’è la signora Laura, prelevata dai pompieri direttamente dalla sua casa al primo piano:
“stamattina sembrava una pioggia forte ma mi sono accorta poi che era molto di più, il letto galleggiava e anche il water”.
A queste si aggiungono le parole di un suo vicino di casa, che ha paragonato la pioggia a una cascata, come all’apertura di una diga. Una immensa quantità di acqua ha travolto ogni cosa, a partire dalle case nelle immediate vicinanze dei corsi d’acqua, come quella di Luan che abita in via Torretta.
L’uomo ha raccontato che fino alle due di notte era sveglio e ancora non era successo nulla. Poi, dalle 4 in poi si è allagato tutto e tanti non riescono a capire ancora da dove sia arrivata tutta questa acqua, fra l’altro all’improvviso. La sua cantina è completamente sommersa nonostante ci siano 13 scalini a collegarla all’abitazione, così come è invasa dall’acqua la ditta edile Melandri di Wilmer, che affaccia proprio su una delle piazze sommerse:
“sono arrabbiato, nessuno ci ha detto niente, altrimenti avremmo potuto salvare qualcosa. ora ho 4 furgoni sommersi dall’acqua, i computer e tutto l’ufficio”.
Fa dispiacere sentire tutto questo e solo guardando le immagini che circolano sul web possiamo farci un’idea di quello che è successo. La fotografia tracciata poi dai racconti di chi ha vissuto questa esperienza in prima persona rende ancora meglio l’idea ma non è esattamente corretto parlare al passato.
Infatti l’emergenza ancora sussiste e sui luoghi allagati sono attivi i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, le forze dell’ordine e tanti volontari che provano a dare una mano come meglio possono. I soccorritori cercano di portare in salvo quante più persone possibili fra pianti e urla di disperazione dei feriti, non tanto per il male fisico quanto per quello psicologico per l’essere costretti a lasciare le loro case.
Allerta rossa in Emilia Romagna
Persiste il massimo grado di allerta nella regione e in queste ore il sindaco di Faenza, Massimo Isola, ha dichiarato che sono state evacuate centinaia di persone e sebbene ci sia stata una notte molto drammatica, ora ha smesso di piovere e si può procedere meglio con le operazioni di salvataggio ma la situazione rimane comunque molto grave, addirittura alcuni quartieri sono scomparsi del tutto sotto l’acqua.
Il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha detto che probabilmente un livello tale di acqua caduta così in maniera ininterrotta in sole 48 ore non è mai stata vista da un secolo.
Il maltempo ha interessato 13 fiumi, in gran parte affluenti del Reno, e una volta usciti dall’emergenza, i danni saranno importanti e già lo sono in termini di vite umane, infatti ci sono state due vittime, questo almeno è il bilancio attuale. Si tratta di un uomo di 78 anni rimasto ucciso dal crollo di una casa a Fontanelice, causato da una frana, e di un’80enne travolto dall’acqua del Senio a Castel Bolognese mentre era in bicicletta.
Gli esperti hanno provato a dare una sorta di spiegazione a tutto ciò e lo stesso Bonaccini ha ipotizzato che tutto ciò sia collegato al cambiamento climatico:
“stanno succedendo troppi fenomeni che fino a pochi anni fa nemmeno conoscevamo. bisogna accelerare la transizione ecologica per evitare tutto questo”.
I fiumi sono in allerta rossa perché hanno raggiunto livelli impressionanti, superando la soglia 3 e in alcuni casi anche i due metri di altezza. È una situazione che non ha precedenti in Emilia Romagna, dove al momento sono state evacuate a causa del maltempo circa 500 persone.
Il governatore ha anche detto di essere in constante contatto con Mattarella, Meloni e con la Protezione Civile, che ha confermato per domani l’allerta rossa per rischio idraulico in quattro aree: pianura bolognese di Reno, collina bolognese, costa romagnola e pianura romagnola. Ora l’intenzione è quelle di richiedere lo stato di emergenza per tutte le altre zone perché essere colti impreparati è molto più disastroso che essere informati sull’eventualità di ciò che può accadere.
La situazione catastrofica ha richiesto la predisposizione di luoghi di accoglienza per coloro che sono in difficoltà, nelle ultime ore gli interventi più importanti hanno interessato il salvataggio di una signora rimasta intrappolata nella sua vettura bloccata dalle acque del Sillaro a Conselice.
I politici seguono l’evolversi della situazione, la regione è ora in ginocchio ma si approfitta della breve pausa nelle piogge per andare avanti con il lavoro. Anche noi esprimiamo vicinanza alla popolazione colpita e continueremo a riportare gli aggiornamenti.