Dopo molte settimane di bel tempo e temperature sopra la media, il maltempo è arrivato in Italia, mettendo in ginocchio la penisola da nord a sud con violenti acquazzoni e forte raffiche di vento. L’inverno è giunto in ritardo, a conferma di come i cambiamenti climatici stiano sconvolgendo il normale andamento delle stagioni, tanto che persino i proverbiali giorni della merla di fine gennaio sono stati incredibilmente caldi, in barba alla tradizione. E ancora una volta l’Italia si è riscoperta fragile davanti all’impetuoso sferzare di pioggia e vento, con fiumi in piena, alberi e pali abbattuti, e purtroppo anche 5 vittime.
L’ultimo weekend di febbraio è stato dunque fatale a quella che sembrava una primavera anticipata, tanto che ovunque si vedevano fiori sbocciare in anticipo e ortaggi maturati prima del proprio tempo naturale: dapprima il tempo atmosferico è peggiorato al Nord con neve abbondante su Alpi e Prealpi al di sopra dei 500 metri di altitudine, violenti nubifragi in Toscana e venti di scirocco capaci di raggiungere anche i 100 chilometri l’ora. Inevitabilmente i disagi si sono diffusi poi anche al centro-sud nella giornata di domenica, quando la perturbazione ha coperto l’intero Paese: 5 le vittime registrate a causa del maltempo, una in Calabria, due nel Casertano, un’altra in provincia di Macerata e infine l’ultima nei dintorni di Verona. I fiumi in piena e le cadute di alberi sono stati i principali motivi delle problematiche riscontrate nel weekend, con collegamenti stradali, ferroviari e marittimi interrotte a causa della burrasca.
Questa la cronaca di quanto accaduto nelle giornate di sabato e domenica, ma il tempo nei prossimi giorni promette diversi disagi, seppur con tracce di un lento miglioramento: per lunedì 29 febbraio gli esperti meteo prevedono infatti ancora maltempo al nord e al centro, in particolare su Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna, neve sopra quota 900 metri sulle catene montuose, e piogge intense sul Triveneto. Il mese di marzo si aprirà con sole e temperature in aumento nelle regioni settentrionali, mentre si registreranno ancora temporali sulle coste tirreniche prima dei miglioramenti previsti nella serata di martedì. Continua dunque inesorabilmente l’alternanza di un caldo fuori norma con improvvise e violente perturbazioni, tracce di quei cambiamenti climatici più volte denunciati ma contro cui finora i governi internazionali hanno fornito risposte insufficienti.
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