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Il maltempo continua a imperversare in Liguria e Piemonte, per le due regioni del nord è stata una notte di paura: sono esondati il fiume Tanaro nel cuneese, il torrente Maremola a Pietra Ligure e i livelli del Po, pesantemente oltre i livelli di guardia (registrati 5,5 metri alla stazione dei Murazzi), continuano a tenere alta la tensione.
L’allerta rossa per il maltempo in Piemonte e Liguria, diramata due fa giorni dalla Protezione Civile si è purtroppo rivelata attendibile: si registrano allagamenti sparsi, venti oltre i 100 chilometri all’ora, fiumi e torrenti esondati, altri oltre i limiti di sicurezza. Dopo l’incubo della notte appena trascorsa, fortunatamente, a detta dei meteorologi, nelle prossime ore è prevista una diminuzione di intensità delle piogge, a partire dal basso Cuneese: le precipitazioni dovrebbero esaurirsi nel primo pomeriggio. Ma andiamo a scoprire la situazione nel dettaglio, per la Liguria e il Piemonte.
MALTEMPO PIEMONTE
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Nella regione Piemonte, la situazione più preoccupante si registra nella zona di Cuneo, dove ieri è esondato il fiume Tanaro: molte strade sono state completamente sommerse dall’acqua e per questo sono state chiuse al traffico. Nei Comuni di Ormea e Garessio, già violentemente colpiti dall’alluvione del ’94 che provocò decine di morti, il fiume è uscito dai suoi argini in più punti. A Ormea, tre auto sono state letteralmente risucchiate da una voragine, ma fortunatamente senza nessun ferito; Garessio è invece divisa in due dal fiume, che ha travolto il ponte.
Ceva (CN) oppure è Venezia? #maltempo #allertameteoPIE #tanaro pic.twitter.com/RQu3yCuyb6
— Andrømeda (@itsEverglow) 24 novembre 2016
A Ceva è esondato il Rio Cheironzo, mentre la statale per San Bernardino è stata chiusa a causa di una frana.
Anche Cuneo è stata coinvolta nello stato di emergenza, infatti la Protezione Civile ha disposto la chiusura delle scuole, fatta eccezione per gli asili nido e le università.
Ma la grande paura del Piemonte è il Po: già ieri pomeriggio a Torino, nei pressi dei Murazzi, ci sono state le prime ‘fuoriuscite’. Preoccupano anche alcuni suoi affluenti come il Chisola, lo Stura di Lanzo, la Dora Riparia.
I murazzi a Torino.#maltempo #Torino pic.twitter.com/6oYXkHi7a9
— Alex (@Alex_Ssl1900) 24 novembre 2016
Ad Alba, sempre per ragioni di sicurezza, lo stabilimento Ferrero è chiuso da ieri sera e lo rimarrà per l’intera giornata di oggi.
Persistono pertanto i problemi di viabilità in tutta la regione, per via delle frane e degli allagamenti.
Infine, al momento, diverse squadre di soccorritori stanno controllando la zona di Perosa Argentina, a pochi chilometri dal capoluogo piemontese, dove una persona risulta dispersa in località Clot di Ciampiano: l’allarme è stato lanciato questa mattina. Esiste la possibilità che l’uomo sia stato trascinato via dal torrente Chisone in piena.
In totale si registrano circa 400 sfollati, 250 nel cuneese e 150 nel torinese.
Su Twitter sono arrivati anche i ringraziamenti del sindaco Appendino alla Protezione Civile, per il suo immenso lavoro:
Ringrazio la Protezione Civile e il Nucleo Nomadi dei @civictorino per la gestione delle conseguenze del #maltempo a Torino pic.twitter.com/TpX9mkd9zn
— Chiara Appendino (@c_appendino) 24 novembre 2016
MALTEMPO LIGURIA
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Per la Liguria, quella appena trascorsa, è stata una notte da dimenticare: la pioggia, in particolar modo nell’entroterra di Imperia, non ha smesso di cadere con forza. La Valle Arroscia è stata pesantemente colpita dalle frane; rimangono invece isolati i Comuni di Cosio di Arroscia, Mendatica e Montegrosso Pian Latte. Il torrente Arroscia ha inondato Ortovero, il Centa è fuoriuscito ad Albenga, tuttavia senza creare grossi danni.
Ora la paura sembra essere passata, secondo l’Agenzia regionale per l’ambiente della Liguria, i livelli dei corsi d’acqua stanno lentamente diminuendo nell’Imperiese, nel Savonese e in Valbormida. Tuttavia, per questioni di sicurezza, le scuole sono rimaste chiuse a Genova, Savona, Sanremo, Imperia e Ventimiglia.
Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha annunciato che chiederà lo stato di emergenza.