In Liguria questa mattina è stato avvistato in mare il cadavere di una donna, davanti a Borgo Prino, a Imperia. Si tratta del sesto cadavere trovato in mare o sulle spiagge del ponente ligure dopo l’ondata di maltempo che ha devastato la val Roya. Il presidente della Liguria Giovanni Toti, ospite ad Agorà, su Rai Tre, ha confermato di aver chiesto lo stato di calamità e ha poi aggiunto: “Mi auguro, ho sentito diversi ministri in queste ore, che già nel Consiglio dei ministri di questa sera alle 21 venga ovviamente approvato”.
Il recovery plan italiano destinerà “molte” risorse all’ambiente e “ci saranno investimenti aggiuntivi per il dissesto idrogeologico”, ha detto invece il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a RaiNews24. In Piemonte, nell’Alessandrino, sempre a causa della forte ondata di mal tempo, è crollato il campanile di una chiesa.
Oltre al cadavere della donna trovato al largo di Borgo Primo, nella giornata di ieri sono stati rinvenuti altri cinque corpi, tutti di uomini. Due, trovati poco distanti l’uno dall’altro, ai Tre Ponti di San Remo, il terzo tra i detriti della mareggiata, a Ventimiglia, il quarto lungo il fiume Roya, in località Trucco (Ventimiglia). Il quinto, invece, è stato rinvenuto a Santo Stefano Al Mare (Imperia) nei pressi del porto turistico di Marina degli Aregai. In Liguria non risultano dispersi. I morti dovrebbero essere tra i dispersi segnalati in Francia.
Il maltempo che in queste ore sta flagellando la Liguria ha provocato una frana che ha isolato il borgo di Triora in provincia d’Imperia. Il presidente della Liguria Giovanni Toti ha detto che serviranno “almeno cinque/sei giorni” per riparare la strada d’accesso alla località rimasta isolata. “Stiamo recuperando la viabilità principale e in alcuni punti anche la secondaria, credo che nelle prossime ore la maggior parte dei problemi in Liguria sarà risolta”, ha aggiunto.
Le forti piogge delle scorse ore, in Piemonte, nell’Alessandrino, hanno provocato anche il crollo del campanile della chiesa sconsacrata di San Biagio, nel centro di Lu Monferrato. Il piccolo gioiello architettonico, appendice della chiesa risalente al Quindicesimo secolo, è collassato nella serata di ieri, proprio alcune ore dopo che l’area era stata transennata in seguito alla caduta di alcuni calcinacci. Nessuno è rimasto ferito perché la zona era stata isolata.
I calcinacci del campanile, nel crollo, hanno danneggiato il tetto e il balcone di una casa vicina, ma non è stato necessario effettuare sgomberi. “La situazione del Piemonte è complicata, a tal punto che non possiamo farcela se lo Stato non farà la sua parte”, aveva dichiarato ieri il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
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