Il maltempo ha causato forti allagamenti in Madagascar, dove una tempesta tropicale ha provocato la morte di 16 persone.
Il ciclone in questione si chiama Cheneso ed è stato osservato dagli esperti per la prima volta lo scorso 17 gennaio. Il giorno successivo si è rafforzato diventando una tempesta di grandi dimensioni che sta insistendo sullo Stato insulare situato nell’Oceano Indiano.
Maltempo in Madagascar
La tempesta tropicale chiamata Cheneso sta travolgendo il Madagascar causando forti allagamenti negli ultimi giorni. Il bilancio è molto grave, abbiamo infatti 16 vittime e altre 17 persone che risultano disperse, senza contare che si tratta di dati in aggiornamento che potrebbero peggiorare da un momento all’altro.
Secondo le informazioni che ha diffuso il governo ci sono moltissimi sfollati, circa 60mila sono infatti coloro che hanno dovuto lasciare la propria abitazione e i villaggi per l’inagibilità o perché semplicemente non c’era più un posto dove ripararsi.
Molte strutture infatti non hanno retto al forte maltempo e hanno ceduto, trasportate via dal fiume di fango e detriti che travolgendo ogni cosa, ha lasciato solo distruzione.
Le immagini mostrano persone disperate che cercano un posto al sicuro dove andare, molte di loro non indossano nemmeno le scarpe e sono costrette con mezzi di fortuna a scappare per salvarsi.
Per coloro che hanno una casa migliore delle altre, la situazione è migliore, tuttavia le strutture danneggiate sono 13mila, soprattutto nella zona centro-settentrionale dell’isola.
Il ciclone Cheneso
La tempesta è arrivata in Madagascar il 19 gennaio ma come abbiamo detto, era stata evidenziata dagli esperti già alcuni giorni prima. È solo il primo catastrofico evento che ogni anno si forma al largo della costa del paese, nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, nonché la prima del 2023 per questo territorio.
Le conseguenze di quest’anno sono state molto più gravi rispetto al passato.
La tempesta è approdata in queste ore nella parte a nord del Paese, dove i soccorritori e i volontari stanno cercando di aiutare coloro che sono in difficoltà. Oltre al Madagascar sta interessando anche parte del Mozambico.
Fra scuole chiuse e disagi vari, l’origine di Cheneso può essere fatta risalire a un’area di rovesci e temporali che da giorni persiste al sud dell’isola di Diego Garcia, ma che si è tramutata in ciclone il 25 gennaio.
Il sistema temporalesco è situato in un ambiente che favorisce la sua intensificazione a causa delle temperature calde della superficie del mare.
Dalle immagini satellitari si vede chiaramente un sistema di perturbazioni molto denso e le autorità avevano lanciato un’allerta nelle scorse ore ma non si può mai essere preparati al peggio, anche perché era impossibile prevedere la traiettoria di Cheneso, sebbene questa situazioni preannunciava che ci sarebbero state vittime e ingenti danni.
Gli operatori umanitari e le autorità hanno coordinato le attività, poiché si stimava che la tempesta avrebbe colpito circa 3 milioni di persone e quindi ci sarebbero state molte richieste di aiuto. Questo è stato confermato anche dalle previsioni meteo locali, che prevedevano forti precipitazioni, accompagnate da frane e improvvise inondazioni.
Ora c’è allarme rosso anche per diversi bacini fluviali e il governo ha chiuso le scuole, molte delle quali sono danneggiate, così come case e centri medici. I campi coltivati sono allagati e anche le risaie, ma molti danni si registrano anche nei centri urbani, dove i soccorsi faticano a farsi largo per cercare feriti, dispersi ed eventuali altre vittime.