Maltempo in Veneto: dichiarato lo stato di allarme per il Po


La protezione civile del Veneto, vista la continua situazione del maltempo, ha dichiarato lo stato di allarme per rischio idraulico nella zona compresa tra il Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige. L’allarme, partito giovedì 13 novembre alle 14, verrà prolungato fino a sabato 14. Il letto del fiume e gli argini, quindi, verranno monitorati costantemente dagli uomini della protezione civile. L’acqua alta sale a 102 centimetri e piazza San Marco, la zona più bassa della città, continua ad essere allagata. Passerelle per veneziani e turisti che sono accorsi con stivali e ombrelli per assistere al fenomeno. Il picco è stato raggiunto alle 12.05 di mercoledì 12, in coincidenza con una marea astronomica di 48 centimetri. Alla diga sud del Lido la marea ha raggiunta i 106 centimetri. La marea ha oscillato sui 102 centimetri per un’ora e mezza, dalle 11.35 alle 13.05.

All’origine del fenomeno, oltre alla perturbazione che sta assediando tutta Italia, ci sono le folate di Scirocco, tra i 45 e i 55 chilometri all’ora su medio e basso Adriatico, sui 35-40 km/h a Venezia. Il Centro Maree, che da giorni aveva segnalato la possibilità del ripetersi di alta marea, nel pomeriggio di martedì 11 novembre, con un sms ai 60 mila iscritti al servizio, aveva previsto per la notte una punta massima sui 100 centimetri e per oggi una sui 110 centimetri. Per giovedì 13 si prevede una marea sostenuta ma in calo (massimo 80 centimetri) per poi tornare alla normalità entro venerdì 14.

La protezione civile regionale è sul campo con oltre 70 squadre composte da più di 300 uomini per fronteggiare una situazione che continua ad essere difficile, con precipitazioni molto abbondanti che stanno creando parecchie difficoltà, affrontate con tutti i mezzi ed il personale disponibili“. Lo riferisce il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia che, con l’assessore alla protezione civile Daniele Stival, sta seguendo l’evolversi del maltempo che, dopo un brevissima pausa, è tornato a colpire duramente tutto il territorio regionale. I tecnici della protezione civile regionale hanno fatto il punto della situazione, comunicando che la situazione di maggiore difficoltà si registra nel Veneto Orientale, nel Portogruarese (Venezia) dove numerose squadre sono intervenute in varie situazioni, anche in relazione alla richiesta d’aiuto inviata dal direttore generale dell’Ulss 10 Carlo Bramezza per l’evacuazione della comunità alloggio ‘Casa delle Farfalle’ di Portogruaro.

Le precipitazioni stanno determinando effetti sia sulla rete idraulica principale che alla rete minore. Sono in piena, nel Veneto Orientale, il Livenza ed il Lemene, che è tracimato nel Portogruarese. In regime di guardia anche gli affluenti Malger e Cao Maggiore. Estesi allagamenti si sono verificati a Portogruaro, Fossalta e Concordia Sagittaria, dove nelle parti più basse l’acqua ha raggiunto anche il metro sul piano campagna. In quest’area le precipitazioni hanno fatto registrare punte di 115 millimetri in 45 minuti.


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