[didascalia fornitore=”/ansa”]Maltempo in Veneto[/didascalia]
Il maltempo è arrivato e ha fatto notevoli danni in Veneto, con una tromba d’aria che si è abbattuta sul litorale tra Jesolo e Punta Sabbioni. Il bilancio è di decine di feriti, tre in modo grave, alberi sradicati, allagamenti, strade bloccate, ferrovia ferma, lettini buttati dalla furia del vento in acqua o a centinaia di metri di distanza, bungalow e tende strappate, auto e roulotte sfondate. Chi questa mattina fosse arrivato in questa zona, avrebbe visto una scenario da guerra.
Tra Cavallino Treporti e Jesolo, in Veneto, la situazione peggiore e soccorsi non facili per le strade bloccate dagli alberi caduti sulla carreggiata. Tanti anche i segnali stradali strappati via dal vento. Pure Venezia, Chioggia e Caorle hanno subito danni ingenti a causa della tromba d’aria. In alcune zone, nelle prime ore del pomeriggio di ieri, si è fatta all’improvviso notte. Inizialmente, il maltempo ha colpito Isola Verde e Sottomarina, poi il resto del litorale. Ed è arrivato fino alla costa della provincia di Rovigo. Qui un’altra tromba d’aria e la paura che una persona fosse dispera ad Albarella. L’allarme è rientrato in serata.
[didascalia fornitore=”/ansa”]Tromba d’aria nel Veneziano[/didascalia]
La violenza del vento ha abbattuto anche le linee telefoniche e sradicato i pali elettrici. Interrotta la linea ferroviaria Venezia Trieste, disagi pure sulla Tarvisio Venezia. Al camping Mediterraneo di Cavallino, un cittadino tedesco è rimasto ferito in modo non grave dopo essere stato schiacciato da un albero all’interno del camper. L’ingresso della sede della Croce Rossa di Jesolo è rimasto a lungo bloccato da alcuni grossi tronchi. Stabilimenti balneari naturalmente in tilt, problemi pure nella zona dell’Aqualandia.
Jesolo ha subito danni pure dentro l’ospedale. Sei grossi alberi hanno travolto due auto. Accanto al Pronto Soccorso di Portogruaro è caduto un altro albero. Il personale dei due presidi ospedalieri ha lavorato a lungo per liberare le vie di accesso e l’uscita dei mezzi di soccorso. A Venezia, un’intera edicola è stata portata via dal vento e scaraventata poi a terra. Barche rovesciate a Punta San Giuliano. Grossi problemi sulla spiaggia di Caorle, a Porto Santa Margherita, con la provinciale bloccata.
Spostandosi a San Donà di Piave, un’auto è uscita di strada e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Il governatore Zaia ha chiesto lo stato di calamità per la regione e ha firmato lo stato di crisi. Il maltempo si è abbattuto pure sul Trentino: violentissima grandinata sulla vallata dell’Adige, dalla zona nord di Bolzano fino a Laives e Caldaro, arrivando a Trento e interessando pure la parte a sud della valle d’Isarco. Poche ore prima, Desenzano del Garda – in Lombardia – era stata toccata pure da una tromba d’aria.
Il Friuli è l’altra regione del Nordest che ha subito più danni, dal medio Friuli fino alla costa adriatica. Migliaia le emergenze, impossibile contattare 112 e Vigili del Fuoco per diverse ore, squadre della Protezione civile al lavoro nelle zone più disastrate. Danneggiato pure il tetto dello stadio Friuli di Udine, scoperchiato il tetto della chiesa di San Giuseppe. Tornando ai feriti più gravi, una donna è stata trasportata in elicottero all’ospedale di Treviso, un uomo al nosocomio di Mestre.
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