A Valle Camonica ripartono le operazioni per mettere in sicurezza i due paesi colpiti dal maltempo. Sembrerebbero essere circa 230 gli evacuati in seguito alle due notti di devastazione a Niardo e Braone, Brescia.
I due paesini della Valle Camonica a Brescia hanno vissuto due notti insonni per via del maltempo.
A quanto pare nelle mattinate gli uomini si sono messi a lavoro per risanare i danni provocati dalla pioggia.
Sembra che la quantità di acqua venuta giù dal cielo abbia fatto esondare i torrenti presenti nel paese creando il panico.
Strade e case inondate dall’acqua mista a fango, hanno costretto diversi cittadini ad abbandonare le proprie case.
Era stata messa a disposizione anche la palestra del liceo per accogliere le centinaia di persone ritrovatesi in mezzo alla strada.
Vediamo cosa è accaduto.
Sembra che da due notti i cittadini non riescano a chiudere occhio per la paura di una nuova inondazione nelle proprie case.
Sono infatti due notti che le piogge torrenziali fanno esondare i torrenti che attraversano i paesi di Niardo e Braone.
Nonostante i lavori effettuati tempo fa, la situazione ad oggi è certamente tragica.
Sono stati più di 200 i cittadini costretti ad abbandonare le proprie abitazioni.
Era stata messa a disposizione e adibita a dormitorio la palestra del liceo Golgi di Breno, ma per fortuna era quasi vuota.
Molti parenti e amici hanno gentilmente ospitato le vittime di questo maltempo, non lasciandole sole.
Già dalle prime luci del mattino, sono iniziati i lavori per mettere in sicurezza le zone colpite per due notti di seguito da queste forti piogge.
Le ruspe e gli uomini hanno cominciato a scavare già dalle prime ore del mattino per eliminare tutto il fango insinuarsi ovunque.
Si cerca di fare anche una conta dei danni e purtroppo i risultati non sono positivi.
Per fortuna durante la notte non si sono registrate altre precipitazioni importanti, che avrebbero certamente peggiorato la situazione.
Secondo Bilancio Davide, l’attuale assessore regionale “I lavori realizzati in questi anni hanno evitato che la tragedia potesse essere ancora più grave”.
Nel frattempo che nei pesi si cerca di rimettere un pò di ordine, la Regione Lombardia, attraverso l’Ufficio territoriale di Brescia, ha già avviato diversi provvedimenti.
Sembrerebbero essere tre le azioni di pronto intervento che si attueranno a breve, con un costo che si aggira intorno ai 700mila e gli 800mila euro.
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