La venntinovenne Lisa-Jayne Samuels, già mamma di quattro figli, ha mentito quando ha detto di essere stata violentata da un uomo, che nel frattempo era stato arrestato in seguito alle sue false dichiarazioni. La violenza sessuale non c’è mai stata, tutto il racconto della donna è stato falso, perfino l’identikit che aveva fornito agli inquirenti. La donna è stata condannata a venti mesi di prigione.
Lisa-Jayne Samuels ha accusato Terry Brown di essere uno stupratore, ma non era vero. Lui era stato arrestato dopo il racconto della donna, che all’epoca dei fatti era senzatetto e aveva problemi di droga. Lisa-Jayne denunciò di essere stata violentata da un frequentatore di un ricovero per clochard. Lisa-Jayne diede agli investigatori una dettagliata descrizione e risalirono a Brown. Lo arrestarono, per poi rilasciarlo libero quando non furono trovate prove effettive a suo carico. La verità si è scoperta grazie alle telecamere a circuito chiuso che hanno immortalato gli spostamenti della donna.
La donna ha poi raccontato di avere inventato la violenza perché voleva che la sua famiglia provasse pietà per lei.
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