La mamma di Pietro Mazza, ucciso a soli 24 anni insieme a suo padre Martino, pregiudicato 47enne, lo scorso 14 marzo 2015, da quel momento finge di essere il figlio morto e comunica su Facebook parlando con i contatti e gli amici di Pietro. La signora Giovanna, forse per metabolizzare un dolore così grande come la perdita di un figlio, ha trovato conforto nell’immedesimarsi in lui, e nel ”parlare” ai suoi amici attraverso l’account Facebook del figlio.
E così Giovanna si rivolge agli amici del figlio scrivendo post come se lui fosse ancora vivo: ”Mi mancate da morire…”, ”Grazie a tutti di cuore per il bene che state donando a mia mamma e sorella, vi abbraccio forte tutti”. Ma poco prima del funerale, Giovanna ha trovato anche il coraggio di scrivere direttamente a chi ha premuto il grilletto contro il marito e il figlio: ”Al mostro. Non pensare di aver tolto la bellezza e la dignità ai miei amori, me li hai devastati ripeto devastati… auguri per quando ti farai un esame di coscienza”.
La vicenda
Ad uccidere Pietro e Martino Mazza è stato Filippo Manzo, reo confesso e ora recluso a Montorio. Il motivo? Un presunto debito da seimila euro. Entrambe le famiglie sono originarie della Campania, Manzo è di Torre del Greco (residente a Buttapietra) e i Mazza sono di Ercolano, anche se residenti a Marchesino. La lite fra i tre era iniziata dopo il presunto mancato pagamento di alcuni lavori di carpenteria da parte dei Mazza verso Manzo.