Una coppia canadese ha sequestrato e filmato un presunto pedofilo che avrebbe provato ad avere rapporti sessuali con la loro figlia minorenne. Per questo motivo i coniugi potrebbero essere accusati di sequestro di persona. I fatti sono avvenuti nella Columbia Britannica. Tutto il sequestro è stato trasmesso in diretta Facebook e accompagnato dai commenti della padrona di casa.
I fatti in breve: un adulto avrebbe cercato di adescare su Instagram una ragazzina di 13anni con alcuni messaggi estremamente espliciti. Resasi conto dell’accaduto, la madre è immediatamente corsa al comando di polizia per mostrare i messaggi e denunciare l’uomo, ma gli agenti l’hanno semplicemente invitata a bloccare l’interlocutore così che non potesse inviare ulteriori messaggi. I poliziotti hanno inoltre avvertito la donna di non provare per nessun motivo ad incontrare l’uomo per ottenere spiegazioni.
La donna ha invece scelto di non accogliere gli inviti degli agenti ed insieme al marito, patrigno della ragazzina, ha deciso di invitare il presunto pedofilo a casa sua per un chiarimento. Poco dopo avere accolto lo “sgradito” ospite, la coppia l’ha immobilizzato sul pavimento e gli ha legato mani e piedi con dei cavi. Poi tutta la scena è stata filmata e trasmessa in diretta Facebook [QUI IL VIDEO].
Le intenzioni di proteggere la propria figlia sono sicuramente buone, ma le modalità con le quali la coppia ha agito gli è valsa il rischio di una denuncia penale per aggressione e sequestro di persona.
Nel filmato che è stato trasmesso dalla televisione canadese si può sentire la donna dire chiaramente: “E’ venuto a casa nostra per incontrare e sc***re con nostra figlia che ha 13 anni… voleva essere la sua prima fot**ta esperienza…”
E poi ancora: “L’abbiamo fottu****nte affrontato e… zap! L’abbiamo immobilizzato e abbiamo chiamato la polizia! […] Perché la polizia non viene ad aiutarmi a prendere il predatore sessuale che mi è entrato in casa? […] Sono così felice di aver preso il cellulare di mia figlia e di avere letto un messaggio del c**zo che lei non ha cancellato!”
Nel filmato la donna afferma anche che il presunto predatore sessuale sarebbe qualcuno che sia lei che la figlia conoscono da molti anni: “Questo è l’ex migliore amico di mio fratello minore! Lui sa tutto di mia figlia! La conosce da quando aveva tre anni! […] Nelle ultime sei settimane tutta la mia vita è ruotata attorno a questo pezzo di me**a”
“Il comportamento della signora non ha risolto un problema: ne ha solo creato uno nuovo”. Così ha commentato l’agente Amelia Hayden della polizia canadese, la quale ha aggiunto che alla signora era stato esplicitamente detto di non avere rapporti con il presunto pedofilo mentre i suoi colleghi avrebbero investigato sul caso.
La donna però rimane ferma sulle sue posizioni: “Anche se sarò incriminata, so che ho agito nel modo giusto”.
Il marito ha aggiunto che trova “ridicolo” quanto accaduto: “Tutto questo è ridicolo: un uomo non dovrebbe essere messo nelle condizioni di proteggere la sua famiglia a casa sua?”
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