La mandragora è molto velenosa e facilmente scambiabile per spinaci, in questi giorni si parla proprio della sua presenza sui banchi di frutta e verdura.
In queste ore è stato addirittura ritirato un lotto del marchio “Il Gigante” perché pare contenesse proprio questa pianta.
La Mandragora è una pianta molto simile agli spinaci, infatti le foglie potrebbero sembrare a una prima occhiata proprio quelle, tuttavia bisogna fare molta attenzione perché non è assolutamente commestibile.
In questi giorni si è parlato molto di tale pianta in seguito a un grave caso di intossicazione in Campania, anzi per la precisione sono 10 coloro che l’hanno mangiata e sono rimasti intossicati.
All’apparenza sembra proprio uguale agli spinaci ma questa specie solanacea è molto tossica, eppure è stata per errore venduta in un centro agroalimentare di Volla.
Gli sfortunati che l’hanno ingerita si trovano ricoverati all’ospedale di Pozzuoli e uno di loro è in prognosi riservata.
Dopo aver acquistato quelli che pensavano essere spinaci, hanno mangiato la mandragola e subito si sono susseguite le chiamate al 118. Inizialmente le segnalazione erano 5 fra Monte di Procida e Quarto, invece poi sono aumentate diventando 10.
I sintomi della mandragora si manifestano dopo circa 1 ora dalla sua assunzione e sono: secchezza della bocca, difficoltà nella vista, vomito, dolori all’addome, battito accelerato, mal di testa molto forte, delirio e allucinazioni.
La mandragora impedisce ai recettori del sistema nervoso centrale di funzionare correttamente e provocano anche seri disturbi all’apparato gastrointestinale.
Dopo questo episodio, l’Asl di Napoli ha allertato gli ospedali sotto la sua competenza e nel frattempo le autorità stanno attuando diversi controlli e ritiri di verdura per tutelare la salute dei cittadini.
L’ultimo ritiro è avvenuto proprio oggi e riguarda il lotto 273 del marchio “Il Gigante”.
Si tratta di buste da 500 grammi che contenevano il prodotto fresco, lavato e pronto da consumare.
In queste confezioni è stata rilevata una possibile – quindi non accertata – contaminazione da mandragora ma anche un piccolo sospetto è sufficiente per ritirare l’intero lotto.
Questi spinaci vengono prodotti in provincia di Bergamo dall’azienda Spinerb.
Nel documento relativo al richiamo del lotto, pubblicato sul sito del Ministero della Salute, si leggono i dettagli dell’operazione e chiunque abbia acquistato il prodotto viene avvisato di riportarlo in negozio.
Non solo gli unici spinaci sospetti richiamati, infatti in seguito ai ricoveri a Pozzuoli, l’Asl Napoli 2 ha deciso di eliminare quelli previsti nelle mense scolastiche.
Per scongiurare ulteriori casi di intossicazione da mandragora, sono state distrutte diverse scorte fra cui appunto le porzioni previste nei menu scolastici.
I tecnici dell’Asl, in collaborazione con i Carabinieri del Nas hanno anche proceduto a sequestrare diverse partite per analizzarle.
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