Da molto tempo gli esperti sia nel campo della salute che in quello ambientale consigliano di mangiare frutta e verdura di stagione: come mai? Vi sono infatti tutta una serie di vantaggi e benefici che derivano da questa scelta, che fondamentalmente rifiuta la logica industriale applicata alla coltivazione dei prodotti della terra, una logica che nel volerci fornire di ogni tipo di alimento per 12 mesi l’anno contribuisce all’inquinamento del pianeta, alla cultura dello spreco alimentare, che piega eccessivamente il mondo naturale agli scopi di un’umanità afflitta da sovrappopolazione e gravi squilibri economici e sociali. Vediamo allora quali sono i benefici derivanti dal mangiare frutta e verdura di stagione, non solo quelli più evidenti, ma anche quelli altrettanto preziosi che riguardano le abitudini di consumo nel medio e lungo periodo.
Vantaggi per la salute
Mangiare frutta e verdura di stagione fa balzare subito all’occhio due questioni che riguardano il gusto e la salute, strettamente connessi tra loro: innanzitutto i prodotti di stagione sono più buoni, saporiti e profumati, questo perché la coltivazione non è stata forzata in maniera innaturale, solo per soddisfare i capricci di una società opulenta che pretende di avere tutto sempre a disposizione 365 giorni l’anno. Vi è mai capitato di assaggiare un frutto non di stagione e avvertire uno strano sapore chimico? Questo accade perché nella filiera produttiva industriale si lavora a ritmo forsennato utilizzando metodi anche leciti sotto il profilo giuridico, ma che compromettono la qualità e con essa la nostra salute, ad esempio abusando di pesticidi, alcuni dei quali oggi sono peraltro oggetto di forti controversie internazionali, come il glifosato. Al contrario utilizzare un metodo biologico permette alle piante di seguire il loro normale ciclo di vita, garantendo una quantità maggiore di nutrienti e principi attivi, che apportano la giusta quantità di calorie utili al nostro organismo, in relazione al periodo dell’anno.
Vantaggi per l’ambiente
È facile intuire di conseguenza i benefici per l’ambiente connessi con il mangiare frutta e verdura di stagione, modificando quelle sbagliate abitudini di consumo radicate nei decenni passati, quando poco ci si interrogava circa le criticità di una filiera produttiva di tipo industriale del mondo alimentare: oggi fortunatamente la cultura del ‘chilometro zero’ sta prendendo sempre più piede, consapevoli come sono oggi i consumatori della grande quantità di acqua ed energia, spesso derivante da quei combustibili fossili che hanno un ruolo determinante nell’inquinamento atmosferico, che è necessaria per soddisfare una platea indifferenziata geograficamente e di numero potenzialmente sterminato. In sintesi: coltivare ortaggi fuori stagione ha un costo non solo economico, ma anche ambientale, e pertanto risultano prodotti inquinanti, come inquinanti sono fertilizzanti e pesticidi usati per coltivarli. E poi c’è il costo dei trasporti su gomma o per via aerea, ulteriore anidride carbonica che si va ad aggiungere a quella già presente in atmosfera. Scegliere biologico, scegliere frutta e verdura di stagione, significa dare il proprio contributo contro inquinamento e sprechi, praticare la strada della tanto agognata sostenibilità ambientale. Un piccolo stravolgimento delle proprie abitudini alimentari che comporta una grande vittoria in termini di benefici ecologici e per la nostra salute.