Manichino Giorgia Meloni a testa in giù: esplode la polemica

Durante una manifestazione organizzata dal Laboratorio Cybilla di Bologna, ha suscitato polemiche il manichino di Giorgia Meloni.

Manifestazione a Bologna
Manifestazione a Bologna – Nanopress.it

Questo è stato appeso a testa in giù al grido “Non sarai mai la benvenuta qui”.

Le proteste contro Giorgia Meloni

Nel corteo tenutosi a Bologna che ha visto scendere in piazza i ragazzi del collettivo Cua e del Laboratorio Cybilla, è stata attaccata duramente Giorgia Meloni.

La decisione del nuovo Presidente del Consiglio sull’abolizione dei rave non è stata accettata da questi ragazzi a Bologna ma in realtà molte polemiche in merito si sono verificate in tutta Italia.

Questa manifestazione però è stata caratterizzata da un episodio abbastanza inquietante, ovvero l’impiccagione di un manichino che raffigurava la Meloni. Appeso per i piedi e sospeso a testa in giù, il pupazzo ha penzolato durante tutta la manifestazione avvenuta sotto le Due Torri, in Piazza di Porta Ravegnana.

Sono 200 le persone che hanno preso parte al corteo e attraversato le piazze e le vie del centro, protestando contro i rincari ma anche contro la discuta decisione del Presidente di dichiarare i rave fuorilegge.

Come tutti sappiamo infatti, la Meloni ha agito duramente contro i rave dopo il gravissimo episodio avvenuto a Mantova, in cui più di 5000 persone si sono riunite in un capannone abbandonato e con impianti audio illegali hanno fatto festa per giorni in occasione di Halloween, fra fiumi di alcol e sostanze stupefacenti.

Sebbene grazie all’intervento delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, il luogo sia stato sgomberato pacificamente, questo fatto ha posto l’accento sul fenomeno dei rave, molto diffusi nel passato ma giudicati ad oggi molto dannosi in primis per i giovani che vi partecipano.

In secondo luogo questi incontri illegali portano spesso violenza ma anche danni alle strutture occupate e in generale ai luoghi dove si tengono.

Insomma una serie di conseguenze contro cui il neo governo ha avuto il pugno di ferro, vietandoli e sanzionando chiunque da questo momento tenterà di organizzarli, precisamente si ritiene essere un rave il raduno che conta più di 50 persone.

Il manichino

Proteste e indignazioni per questo decreto contro i rave si sono verificate fin da subito ma quella che riportiamo oggi è finita particolarmente all’occhio dei media per la presenza di un manichino raffigurante la Meloni.

Manichino
Manichino – Nanopress.it

Questo è stato appeso a testa in giù in piazza Bologna, episodio giudicato gravissimo da diverse personalità importanti come il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

“il manichino è stato uns egnale di violenza inaccettabile. oggi prendono di mira giorgia meloni ma potrebbe accadere a chiunque. pd, sinistra e m5s si degnino almeno di condannare questa vergogna”.

L’immagine del fantoccio è stata pubblicata sui social, precisamente nella pagina Facebook del Laboratorio Cybilla, abbinata a un lungo post dove i ragazzi puntano il dito contro il decreto anti-rave di cui parlavamo prima.

“è facile attaccare la movida e privarci della libertà. è un abuso travestito da decreto, una norma di un governo fascista che ci vuole obbedienti, silenziosi e oppressi. oggi a suon di musica dimostriamo che il mondo è nostro e nessun provvedimento ci fermerà”.

Ancora, vengono criticate diverse scelte del governo giudicate contro la libertà, inoltre la Meloni viene accusata nel lungo post di dire bugie, ad esempio con la promessa di non toccare il diritto all’aborto e di erogare sussidi economici per il diritto di essere madre, allo stesso tempo però viene attaccato il reddito di cittadinanza.

“subiamo continui attacchi alle nostre libertà di scegliere. lo abbiamo urlato e scritto per le strade, oggi lo ribadiamo come faremo per ogni altro ostacolo alla nostra autodeterminazione”.

Al termine del post, si legge come Giorgia Meloni non sarà mai la benvenuta a Bologna.

Lo sdegno di Fratelli d’Italia

In seguito all’episodio ci sono state tantissime note stampa da parte dei senatori di Fratelli d’Italia per condannarlo, come Francesca Tubetti che ha dichiarato come riconoscere in quel manichino le fattezze della Meloni l’abbia fatta rabbrividire.

“non è questo il modo di manifestare dissenso, si tratta piuttosto di una manifestazione feroce messa in atto da predicatori d’odio accecati dall’ideologia”.

Ancora, Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale dell’Emila Romagna, ha dichiarato che l’iniziativa rasenta l’eversione ed è da considerare un fenomeno preoccupante.

Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, ha sottolineato il corteo come aggressivo e ha espresso solidarietà al Presidente del Consiglio.

Impostazioni privacy