Una manifestazione si terrò oggi a Roma per protestare contro la guerra e le sue conseguenze dirette verso il popolo italiano.
Sono attese nella Capitale 10mila persone per partecipare al corteo che partirà alle 14 in piazza della Repubblica.
Manifestazione a Roma
Per la giornata di oggi è stato annunciato un corteo a Roma per manifestare contro la guerra e soprattutto, contro il carovita che sta colpendo il popolo italiano.
Gli aumenti delle bollette e dei prezzi della spesa sono quelli che più si stanno facendo sentire nel nostro Paese, mettendo in ginocchio la nostra economica e delineando una crisi senza precedenti.
Il corteo partirà intorno alle ore 14 in piazza della Repubblica e si dirigerà verso piazza di Porta San Giovanni, nel cuore di Roma. Le zone dove sfileranno i partecipanti sono: viale Einaudi, piazza dei Cinquecento, via Cavour, piazza dell’Esquilino, via Liberiana, piazza di Santa Maria Maggiore, via Merulana, largo Brancaccio, viale Manzoni e via Emanuele Filiberto.
Tutto ciò avrà conseguenze sulla chiusura delle strade.
I manifestanti procederanno al grido di “Giù le armi, su i salari“, perfetto riassunto di quella che è un po’ la situazione in Italia ma anche nel resto del mondo.
Non è di certo la prima protesta che viene indetta e le sigle che la promuovono sono Si Cobas, Unione Sindacale di Base e decine di altre.
Dopo lo sciopero di ieri che ha interessato il trasporto pubblico ma anche alcune scuole, il sindacalismo di base scenderà in piazza con questo corteo a carattere nazionale che prevede una larga partecipazione, infatti sono attese nella Capitale circa 10mila persone, un numero davvero consistente che determinerà importanti disagi alla circolazione.
Le parole dei sindacati e le motivazioni
In merito a questo corteo si è espresso Guido Lutrario, membro dell’esecutivo di Usb, ovvero una delle sigle che lo promuove.
Ai microfoni di alcune testate ha puntato il dito contro la guerra dichiarando
“la manifestazione di roma prosegue lo sciopero che si è tenuto ieri. è un corteo dove parteciperanno lavoratori di diverse categorie, dai braccianti a quelli del settore della logistica, dalla scuola alla sanità, dai trasporti alle realtà politiche”.
Con queste parole ha evidenziato la larga adesione alla manifestazione per urlare di nuovo “No alla guerra” ma anche per ribellarsi a una manovra che non da’ prospettive di sviluppo.
“il governo non sta attuando soluzoni concrete per affrontare la crisi e il carovita. i salari sono gli stessi ma non bastano. aiuti come la naspi non sono sufficienti e inoltre si stanno abolendo pian piano aiuti fondamentali come il reddito di cittadinanza e i voucher. c’è una diabolica volontà di colpire una parte di popolazione già molto debole”.
Sarà un corteo di lavoratori e lavoratrici ma anche di disoccupati e disoccupate che si aprirà con un chiaro riferimento all’opposizione del conflitto in Ucraina che si sta ripercuotendo aggressivo in tutto il mondo e anche il sindacalista del Si Cobas, Eduardo Sorge ha contestato fortemente la correlazione fra il nostro Paese e questa guerra:
“l’italia continua a inviare le armi all’ucraina in un contesto di crisi economica dove si scaricano i costi sociali sulle spalle della classe proletaria. aumenta la spesa militare ma i salari sono da fame”.
Si fa forte anche l’opposizione alle decisioni del governo, che secondo i manifestanti e le sigle che promuovono il corteo, non fanno altro che proseguire le politiche economiche errate del passato.
La manifestazione quindi si delinea anche contro il governo Meloni.
Il secondo corteo
La mobilitazione ci sarà anche nel litorale di Roma, precisamente ad Anzio e Nettuno, dove si svolgerà la marcia per la legalità e contro le mafie, che in realtà è partita già da alcuni minuti.
Tra i promotori del corteo ci sono il coordinamento antimafia di Anzio e Nettuno e l’associazione Reti di giustizia sociale contro le mafie.
“Diciamo no alle mafie, no all’omertà e cogliamo l’occasione per ringraziare la Dda di Roma e l’Arma dei Carabinieri per l’importante inchiesta contro la ‘ndrangheta”.
Gli organizzatori hanno anche ricordato che la legalità è una questione che riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico ma ci deve essere anche la giusta informazione e un libero accesso alla cultura.
La vera legalità si costruisce ogni giorno con piccole azioni e deve essere garantita con trasparenza da un’amministrazione che si consideri buona, questo il principio che i manifestanti portano in piazza nella giornata di oggi.