Forse al grande pubblico il suo nome dirà ben poco ma Manila Gorio nell’ambiente televisivo è un personaggio stimato e rispettato. Nata uomo, all’anagrafe è infatti registrata come Tonino Giangregorio (molti giornali continuano a definirla ‘il noto transessuale pugliese’), Manila ha iniziato a lavorare nelle TV locali come conduttrice di programmi d’intrattenimento, ma col passare del tempo (oggi ha 33 anni) si è specializzata nella gestione delle pubbliche relazioni di tanti ex concorrenti di reality show Mediaset come il Grande Fratello e L’Isola dei Famosi, o di ex tronisti di Uomini e Donne. Lo scorso 7 gennaio è però tornata in TV con Affinity, un reality sull’amore che va in onda ogni giovedì in seconda serata su Canale Italia. Manila Gorio ha parlato di questo e di altro (tanto altro) in un’interessante intervista concessa a Televisionando.
‘‘La veste di Affinity è completamente differente da programmi come Uomini e donne, Temptation Island e L’Isola di Adamo ed Eva, a cui è stato incautamente accostato’, ha spiegato la Gorio, ‘È vero, il contenuto del reality somiglia al nuovo linguaggio della TV ed è un genere che si è già visto, ma il tema è completamente differente’. Per la cronaca ad Affinity partecipano tanti ex gieffini, ex tronisti (o corteggiatrici) e altri personaggi che in passato hanno lambito il successo televisivo. Tutti attualmente ‘gestiti’ da Manila Gorio. Ma ‘gestiti’ in che senso? Cosa fa lei per loro? La manager? Non esattamente.
‘Non gestisco alcun personaggio, non esiste più un mercato manageriale in Italia e sono po’ tutti dei cani sciolti. Diciamo che sono decine e decine, se non quasi centinaia, i personaggi che dal 2010 a oggi continuano a ruotarmi intorno. Più che gestire la loro immagine, mi piacerebbe definirmi la loro PR. Parliamo di prodotti riguardanti i reality e oggi, dopo due mesi che fanno il programma, non c’è più richiesta da parte né dei locali, né delle reti televisive. Quindi è un continuo riciclo di personaggi. Se mi chiedi dei personaggi che fanno capo a me, francamente ti rispondo che sono tutti amici’.
In pratica, quindi, l’attività di Manila Gorio consiste nel risollevare le sorti degli ex concorrenti delle varie trasmissioni TV che, una volta trascorso l’effimero di fama e dopo che hanno visto scadere i rispettivi contratti con le varie società di produzione televisive, si ritrovano al punto di partenza. Cosa non semplice perché ‘se tutti pensano di ripetere il successo che ha avuto Pietro Taricone, allora abbiamo sbagliato epoca’ (vabbè, diciamo che noi avremmo utilizzato un esempio diverso…)
Manila Gorio ha parlato poi del suo rapporto con Lele Mora (‘Come lui non ci sarà mai più nessuno, perché Lele è stato un grande e ha creato veramente tanto. Gli sono stata vicino nell’ultimo periodo e ho imparato alcuni segreti, anche se non ho nessunissima intenzione di riformulare o ripopolare un periodo che ormai è finito), della possibilità che il suo ‘assistito’ Leo De Filippis approdi a Uomini e Donne (‘C’è una trattativa, in questo momento sicuramente stanno decidendo se Leo è all’altezza di un trono oppure no’) e della possibilità che un giorno vada nell’ambitissimo salotto di Barbara D’Urso. Le piacerebbe molto, a dire il vero, ma a una condizione: che l’ospitata non si riduca a una stucchevole chiacchierata sulla condizione dei transgender.
‘Barbara è una persona molto carina nei miei confronti, molto educata e molto gentile. È anche una grande professionista e rispetta il mio punto di vista: ha capito che non avrei nulla da raccontare sulla questione dei transessuali. Probabilmente mi inviterà quando mi fidanzerò, starò per avere un figlio o per sposarmi, insomma quando avrò da raccontare una storia. E io avrò il piacere di accettare l’invito’.
Recentemente però Manila Gorio è stata ospite a Quarto Grado per raccontare la sua testimonianza circa un caso molto spinoso: ‘Ci sono stata due settimane fa per la storia di Trifone e Teresa. Sono stata la talent scout di Trifone quando ha iniziato a muovere i primi passi nello spettacolo. Lo conoscevo perché lui ha partecipato a delle iniziative che all’epoca producevo a livello locale. Non era un ragazzo trasgressivo, ma una persona che aveva un equilibrio, molto socievole, molto solare’.
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