Occasionalmente si potrebbe avere bisogno di misurare la pressione, si parla di quella atmosferica o quella di un liquido, in entrambi i casi occorre uno strumento specifico chiamato manometro. Tale dispositivo può essere impiegato anche per valutare la velocità con cui scorre un flusso d’aria, grandezza determinata sempre da una discrepanza di pressioni. Sono moltissimi gli ambiti in cui si usa il manometro, si parla della medicina, in cui si impiega per valutare il funzionamento cardiaco o la respirazione del paziente, e dell’industria, ma può tornare utile anche per fare una stima delle previsioni del tempo. Data la grande diffusione dei manometri è bene conoscerne i modelli e le caratteristiche.
Come funziona un manometro
Il manometro è un dispositivo che consente di misurare la pressione relativa, cioè quella che si ottiene confrontando il parametro atmosferico con quello di un fluido. Questo strumento fu elaborato a partire dal barometro, infatti, parimenti a questo, i primi modelli erano costituiti da un tubo a U, con all’interno un fluido di massa nota, spesso il mercurio; si tratta di un dispositivo poco soggetto a rotture ma dotato di scarsa precisione. Tale sistema da un lato è in contatto con l’aria e dall’altro con il liquido di cui si desidera conoscere la pressione. Quest’ultima si calcola in base allo spostamento della sostanza che contiene il tubo.
I manometri sono dispositivi elettronici compatti e facili da usare. È possibile acquistarli su portali specializzati come quello di RS Components, sito web dove trovare numerosi modelli dei migliori marchi, ciascuno con specifiche funzionalità. La possibilità di consultare le schede prodotto o contattare il servizio clienti dedicato è un vantaggio da non sottovalutare quando si fanno questo tipo di spese. Inoltre acquistando online si può ottenere la spedizione direttamente all’indirizzo fornito o fare il reso, qualora non si fosse soddisfatti della merce.
Tipologie di manometri e come usarli
Come accennato, i manometri che si utilizzano maggiormente ai giorni nostri si basano su differenti tecnologie, i più sfruttati sono di tre tipi:
- Quelli definiti di Bourdon che presentano un tubo di sezione ellittica collegato a un quadrante, quando la pressione aumenta la curvatura del tubicino si innalza e, di conseguenza, si sposta anche la lancetta;
- Quelli a membrana, quest’ultima è indispensabile per la rilevazione, infatti, con una modifica della pressione si deforma, nello specifico si contrae quando diminuisce tale valore o si gonfia quando il dato aumenta;
- Quelli piezoelettrici che sfruttano materiali che riescono a generare un potenziale elettrico quando subiscono una deformazione meccanica, sarà proprio la pressione a influire su tale aspetto.
Prima dell’acquisto di un manometro bisogna considerare le sue caratteristiche, quelle più ricercate sono la possibilità di selezionare l’unità di misura, tali strumenti faranno delle conversioni automatiche, ad esempio, da mmHg a bar o a psi. Inoltre, potrebbe essere opportuno far caso al range di misure valutabili che consentono di conoscere il valore più basso e quello più alto rilevabili. La presenza di un grande schermo retroilluminato è un plus che permette di leggere chiaramente i dati anche con scarsa illuminazione. Bisogna considerare pure la possibilità di memorizzare le misure, per poi richiamarle in seguito, e la velocità con cui si ottiene un dato, un buono strumento fornisce la rilevazione in non più di 0,5 secondi.
Non sottovalutare neanche il tipo di alimentazione, soprattutto se si tratta di un manometro portatile la cui batteria deve erogare potenza per tutto il tempo in cui si necessita lo strumento senza spegnersi, in tal caso, per risparmiare sulla carica, potrebbe essere utile la funzione di spegnimento automatico. Infine, preferire sistemi che consentono di trasferire i dati sul PC o su altri dispositivi elettronici, grazie a un’uscita USB oppure al bluetooth.