Il testo della Manovra di Bilancio 2023 arriverà alle 14 in Senato, per l’approvazione. Non c’è molto tempo per evitare l’esercizio provvisorio, bisogna concludere entro il 31 dicembre.
Dopo l’approvazione da parte della Camera, avvenuta lo scorso 24 dicembre, la Manovra di bilancio 2023 passa al Senato, oggi alle 14.
Il testo, quindi, verrà esaminato a Palazzo Madama dove i senatori della Repubblica metteranno al voto tutte le misure proposte, dal caro energia alla tregua fiscale, passando per il reddito di cittadinanza. Vediamo qual è la situazione in tempo reale.
Il 24 dicembre 2022, a Montecitorio, è stato esaminato dai deputati la Manovra di Bilancio 2023, approvata dalla Camera con 197 sì e 129 no, con due astenuti.
La Legge di Bilancio, quindi, oggi 27 dicembre arriva al Senato, dove arriverà e dovrà essere approvata o rifiutata in tempi stretti, per evitare l’esercizio provvisorio.
Infatti, la manovra finanziaria di governo deve essere votata in via definitiva entro il 31 dicembre, in modo tale da poter entrare in pieno esercizio dal 1° gennaio.
Il ritardo potrebbe causare una misura eccezionale, che comporta il divieto di adottare variazioni di bilancio, tanto che ci si può limitare solo a gestire le operazioni di ordinaria amministrazione.
Una situazione che sarebbe meglio evitare, senza rischiare di cadere in un possibile collasso economico del Paese.
Se non ci saranno troppi problemi, quindi, se oggi tutto va come deve andare la Manovra 2023 potrebbe essere approvata giusto in tempo per Capodanno.
Palazzo Madama è pronto ad accogliere la riunione dei senatori della Repubblica Italiana, che sono convocati come detto per oggi alle 14.
Partirà, così, la sessione di bilancio con l’invio del testo alle commissioni. Per rendere più veloce il tutto, il Senato approverà la Manovra di bilancio del governo Meloni con la fiducia.
Questo significa che non ci sarà la possibilità per i parlamentari di poter modificare ancora una volta le misure previste.
Nel testo approvato a Montecitorio, che vale 35 miliardi di euro, il governo di Giorgia Meloni, insieme ai deputati della Camera, ha previsto diverse misure.
Tra queste, le più importanti sono quelle relative al reddito di cittadinanza, che sarà versato per sette mesi a chi ha tutti i requisiti, invece che per otto mesi e decadrà nel momento in cui il beneficiario rinuncerà alla prima offerta di lavoro.
Si parla anche di flat tax e regime forfettario: sale da 65mila a 85mila la soglia di ricavi e compensi che consente agli autonomi di accedere alla tassa forfettaria del 15%.
C’è poi la proposta del Reddito alimentare, ovvero un fondo sperimentale che servirà a erogare ai soggetti in condizioni di “povertà assoluta”, pacchi con alimenti di prima necessità.
Per quanto riguarda l’energia, sono previsti tante misure per contrastare l’aumento dei costi. Sono 21 miliardi di euro i soldi riservati ai primi tre mesi del 203, che verranno utilizzati per le famiglie e le imprese in difficoltà.
Nella Manovra si parla poi di pensioni, di congedo parentale e di tanti altri temi importanti, che verranno presi in considerazione oggi al Senato. Si attende, quindi, l’esito definitivo per il futuro della legge di bilancio.
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