L’iva per i prodotti per l’infanzia, ossia omogeneizzati e biberon, diminuirà dal 10% al 5%.
Nessuna riduzione invece per l’acquisto di prodotti di prima necessità. Per questi ultimi però è in arrivo l’estensione della “Carta risparmio spesa “dedicata a coloro che hanno dei redditi bassi.
La diminuzione dell’IVA per i prodotti d’infanzia
Tra le varie misure inserite all’interno dell’ultima manovra appena approvata, una legge di bilancio che vede il finanziamento di 35 miliardi, è presente anche la diminuzione dell’IVA sugli assorbenti, ossia quei prodotti che attualmente prevedono un’imposta al 10% la quale scenderà al 5%.
La stessa cosa accadrà anche ad alcuni prodotti per l’infanzia tra cui pannolini, biberon e omogeneizzati.
Nessuna riduzione invece per i prodotti di prima necessità. In questo caso però è previsto l’arrivo dell’estensione della social card dedicata alle famiglie che hanno dei redditi bassi.
Nel 2023 andrà quindi in vigore la nuova manovra secondo la quale verrà ridotta l’Iva al 5% sia sui pannolini che sugli assorbenti.
Ci troveremo quindi di fronte ad una riduzione anche dell’imposta su tutti i prodotti per la prima infanzia tra cui omogeneizzati e biberon.
Si tratta di una misura che ha preso il posto dell’ipotetico azzeramento dell’IVA per quanto riguarda il latte e il pane, una legge che al governo sarebbe andata a costare 500 milioni di euro.
Per quanto riguarda gli assorbenti, il governo di Mario Draghi lo scorso anno aveva già diminuito l’imposta passando dal 22% al 10%.
In arrivo la Social Card per le famiglie povere
E’ di 500 milioni il fondo destinato alla realizzazione di una carta risparmio spesa per tutti coloro che hanno dei redditi che non superano i 15.000 euro.
Si tratta di un aiuto che viene gestito dal Comune e che può essere utilizzato per acquistare tutti quei beni di prima necessità.
In poche parole si tratta di buoni spesa che possono essere sfruttati soltanto in quei punti vendita che aderiscono a tale iniziativa proponendo anche uno sconto su diversi prodotti alimentari.
Giorgia Meloni, nel corso di una conferenza stampa, ha affermato quanto segue: “Abbiamo pensato di selezionare alcuni alimenti e usare 500 milioni per abbassare il prezzo su quei beni usando la rete dei Comuni. Abbiamo in mente di fare un appello ai produttori e distributori per aiutarci. Diremo chi aderirà, calmierando il prezzo, e quindi diremo quali hanno aderito alla nostra iniziativa e dove si possono spendere quelle risorse”.
Infine, è molto importante ricordare che all’interno di tale misura è presente anche l’aumento dell’assegno unico per i figli.
Infatti, a partire dal primo gennaio del 2023, importo verrà aumentato del 50% durante il primo anno di vita del bambino mentre, sarà aumentato della stessa percentuale anche per tutte quelle famiglie al cui interno sono presenti tre o più figli.
Una misura che è stata finanziata con ben 610 milioni di euro.