Il tempo ormai stringe e lo spazio per le varie modifiche risulta essere sempre di meno.
Molti sono i deputati che stanno cercando di inserire nella nuova legge di bilancio ciò che hanno promesso durante la campagna elettorale. Una lista non troppo lunga ma che potrebbe costare allo Stato una spesa eccessiva. Ciò che preoccupa maggiormente Giorgia Meloni è che anche a lei possa capitare ciò che è successo al suo predecessore Mario Draghi.
Dopo la riunione che si è svolta con Giancarlo Giorgetti, è stato predisposto un tetto massimo di Tesoretto di 400 milioni di euro.
E questa è la cifra che verrà messa a disposizione ai parlamentari per portare a termine tutti i punti presenti nella propria lista.
Sarà però importante tener presente un altro limite, ossia un numero massimo di emendamenti che non andrà oltre i 400, e quindi uno per ogni deputato.
Lo scorso anno, il Senato decise di stravolgere totalmente la legge varata dal governo partendo dal superbonus per poi introdurre numerosi altre misure elettoralistiche soprannominate “mance”.
Si tratta infatti di alcune leggi che non andarono giù a Mario Draghi a partire dai 350.000 spesi dalla parrocchia di Caldiero al milione di euro utilizzato per la palestra all’interno della scuola media di Trofarello.
Insomma, per fare in modo che si eviti “l’assalto alla diligenza” Giorgetti insieme a Giorgia Meloni e al capogruppo, hanno voluto porre un limite chiaro sulle risorse che non può andare oltre i 400 milioni a cui è possibile aggiungerne altri, ossia non più di 300, per i vari ministeri.
Si tratta di un limite però che ha provocato un grande spavento a tutti i presidenti di gruppi di maggioranza.
Coloro che sono stati maggiormente colpiti sono stati Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo i quali hanno annunciato di essere intenzionati a proporre due emendamenti.
Si parla della decontribuzioni per le assunzioni dei giovani insieme all’aumento delle pensioni minime.
Delle leggi i cui costi potrebbero variare in base al luogo in cui verranno poste le soglie in ognuno dei due emendamenti.
Inoltre, Cattaneo ha affermato che sarà possibile ottenere altre risorse nel momento in cui si porterà avanti la modifica al reddito di cittadinanza.
L’intenzione del leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, è quello di rafforzare la manovra inerente al capitolo famiglia.
In poche parole il suo scopo è quello di aumentare l’assegno unico in tutte le sue forme andando così ad ammorbidire i nuovi limiti di opzione donna insieme al Welfare per tutti i nuclei più numerosi.
Maurizio Molinari, un esponente della Lega, afferma di essere alquanto soddisfatto del testo che è giunto in camera anche se ha intenzione anche egli di presentare qualche emendamento.
Ciò che sta più a cuore a Molinari è l’argomento pensioni. Egli ha intenzione di abbassare i requisiti così da fare in modo che si possa accedere prima.
Altri saranno gli emendamenti che potrebbero arrivare a partire dalla flat Tax, così da aumentare la soglia di reddito che dà la possibilità di usufruirne.
Giorgia Meloni avrà il compito di calmierare le varie richieste che poi dovranno essere gestite dal Presidente Tommaso Foti.
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