Le manovre economiche del governo entrano nel vivo. Oggi dovrebbe esserci una riunione della Cabina di regia, in cui si discuteranno i punti principali del Documento programmatico di bilancio (Dpb) che nel pomeriggio passerà all’esame del Consiglio dei Ministri per poi essere inviato a Bruxelles.
Il dialogo tra le parti politiche è iniziato, con i risultati delle elezioni amministrative sullo sfondo che rischiano di alzare il livello dello scontro.
Il Dpb illustra i pilastri della prossima manovra economica:
• Le pensioni, con un’ipotesi di quota 102
• La revisione del reddito di cittadinanza
• Il taglio delle tasse
Quota 102
Il governo è al lavoro per un superamento graduale di Quota 100, la riforma pensionistica voluta dalla Lega.
L’idea è di superare quota 100 in due anni, gradualmente. La Lega si oppone, mentre il centrosinistra vorrebbe azioni più selettive (sui lavori usuranti ad esempio). Italia Viva chiede di dirottare più risorse sul taglio delle tasse.
Il nuovo reddito di cittadinanza
Sul reddito di cittadinanza è scontro aperto tra Lega, decisa ad abolirlo del tutto, e Movimento 5 Stelle a difesa del suo provvedimento di cartello.
L’ipotesi è quella di mantenere il reddito di cittadinanza, con dei meccanismi di controllo più rigidi sugli illeciti e rafforzando la parte relativa alle politiche attive sul lavoro.
Il taglio delle tasse
Nella manovra economica del governo ci sarà un anticipo della riforma fiscale. L’oggetto dell’intervento dovrebbe essere l’Irpef, mentre al momento dovrebbe rimanere l’Irap, in attesa dei decreti della Delega fiscale.
Tra le ipotesi, anche la cancellazione del Cuaf, il contributo dei datori di lavoro per gli assegni familiari, in vista dell’entrata in azione dell’assegno unico.