Tra le misure contenute all’interno della nuova manovra del governo vi sono l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi e un corrispondente aumento dell’Iva sui pannolini, la quale salirà al 22%.
La presidente Giorgia Meloni ha affermato che il testo (composto da ben 109 articoli) è pronto e che sarà inviato al Parlamento lunedì.
Le misure contenute all’interno della manovra prevederanno, dunque, un ulteriore aumento di beni e servizi. Cosa particolarmente problematica per i cittadini durante questo momento di forte crisi economica.
Le misure inserite dal governo all’interno della nuova manovra
La presidente Giorgia Meloni ha fatto sapere che lunedì 30 ottobre sarà inviato in Parlamento il testo della nuova manovra. A quanto pare tra le misure contemplate vi è la cedolare secca sugli affitti brevi che arriverà al 26%.
Allo stesso tempo usciranno dalla fascia di Iva agevolata al 5% i pannolini e i seggiolini auto per bambini, i quali saranno sottoposti ad un Iva del 22%.
Uno dei nodi più discussi della nuova manovra è, però, proprio l’aumento della cedolare secca. Questo probabilmente anche a causa del fatto che la questione affitti ha causato diversi screzi nell’ultimo periodo all’interno del nostro Paese. A tal proposito, Forza Italia ha, fin da subito, espresso la sua contrarietà rispetto a tale misura.
Per questo, dopo attente riflessioni, è stato stabilito che la cedolare secca salirà solo sugli affitti brevi, ossia quelli di massimo 30 giorni. Si tratta, in ogni caso, ancora di una proposta che dovrà essere analizzata correttamente lunedì.
Anche Confedilizia ha espresso il suo dissenso sulla misura, chiedendo il ritiro della proposta come “atto di buon senso”.
Non è finita qua, perché a quanto pare saliranno anche i prezzi dei pannolini e dei seggiolini auto per bambini. In questo caso, tali prodotti usciranno dalla fascia di Iva protetta, passando dal 5% al 22%.
Anche su assorbenti e latte in polvere è prevista una modifica dell’Iva, ma in questi casi salirà dal 5 al 10%. Mentre i pannolini usciranno di fatto dai prodotti della fascia protetta.
Altre misure previste dalla riforma
Tra altre misure previste all’interno della manovra del governo vi è il ritorno alla quota 103. Confermata, inoltre, anche la stretta sulle pensioni per i sanitari, i maestri e i dipendenti degli enti pubblici.
A tal proposito, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha denunciato che queste misure rischiano di influire anche sul numero di “professionisti in forza al sistema regionale”.
Lo stesso ha fatto la Cgil per i dipendenti statali, ritenendo la misura fuori luogo, soprattutto in questo periodo particolarmente difficile.