Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, anticipa alcune delle misure che saranno presenti all’interno del maxi-emendamento.
Giorgetti annuncia un rinvio nella consegna del maxi-emendamento atteso in Commissione, i ritardi dovuti allo studio delle coperture. Ecco alcune delle misure che saranno previste nella Manovra 2023: rialzo delle pensioni per gli over 75, riduzione del reddito di cittadinanza a 7 mesi, abolite le sanzioni sul mancato utilizzo del Pos.
Manovra 2023: ritardi
In commissione molto tumulto e diverse proteste a causa dell’ennesimo rinvio nella consegna degli emendamenti previsti dal governo Meloni con la Manovra 2023. La presidenza ha infatti scelto di sospendere la seduta e così gli appartenenti ai partiti di PD, Azione-Iv e Avs hanno scelto di lasciare l’aula per protesta. Anche il Movimento 5 Stelle ha protestato senza però asciare l’aula, si è dovuto perciò sciogliere la seduta.
Il Ministro Giorgetti ha specificato in commissione di Bilancio che questi nuovi ritardi sono stati dovuti al fatto che nonostante gli uffici del Mef fossero pronti a presentare la Manovra 2023, la presidenza della Camera ha manifestato l’impossibilità di poter considerare il maxiemendamento ammissibile se non fosse stato spacchettato.
Quindi si è dovuto procedere allo spacchettamento del maxiemendamento e a comporre anche le coperture per ogni singolo provvedimento, un duro lavoro che ha portato inevitabilmente ad un ritardo nella presentazione.
Nonostante questo il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, affronta il tema della Manovra 2023 e spiega alcune delle misure che saranno contenute all’interno della Manovra 2023.
Alcune di loro non sono certo una novità, sono settimane che se ne sente parlare ma andiamo a scoprire più nel dettaglio cosa ci aspetta e cosa cambierà con il maxiemendamento.
Le misure previste con il maxiemendamento
La norma sul Pos viene momentaneamente congelata, e vengono perciò abolite le sanzioni previste per il mancato utilizzo del Pos.
Il Ministro ha spiegato che il governo è alla ricerca della possibilità di introdurre un ristoro oppure un risarcimento per tutti gli operatori che si troveranno a doversi confrontare con l’onore per le commissioni sulle varie transazioni elettroniche. Il governo è pronto a confrontarsi anche in Commissione europea sul tema.
Il reddito di cittadinanza viene confermato ma passa da 8 mesi a 7 mesi, viene perciò ridotto come era già stato anticipato.
Ci sarà inoltre il taglio cuneo contributivo con un ulteriore punto di percentuale, si passerà perciò da 20 mila euro a 25 mila euro.
Viene rintrodotta una vecchia norma del 2012 che prevedeva la possibilità di passare dal tasso variabile al tasso fisso sui mutui ipotecari.
Viene prorogato al 31 dicembre la possibilità di presentare la Cilas per il superbonus, ossia la maggiorazione dell’assegno famigliare unico per tutte le famiglie che quattro o più figli.
Viene aggiunto anche l’aumento dell’indennità parentale in via alternativa, e il rialzo della percentuale di rivalutazione sulle pensioni da 4 a 5 volte per la minima, mentre viene ridotta quella degli assegni a salire. Rialzo delle pensioni per gli over 75 a 600 euro.
Viene inoltre ridotta l’Iva al 10% sul pellet, e al 5% per il teleriscaldamento per il primo trimestre del 2023.
Secondo quanto dichiarato da Giorgetti, il superbonus ha sicuramente avuto un impatto positivo per la ripresa economica del Paese, ma gli incentivi che sono stati adottati non possono essere replicati perché espongono l’Italia ad una possibile ricaduta sulla finanza pubblica che non deve essere sottovalutata. Rimane comunque presente l’obiettivo di smaltire lo stock dei crediti residui, che devono essere ancora quantificati.
I debiti delle società sportive verranno trattati esattamente come tutti gli altri debiti di altre tipologie di imprese, almeno per quanto riguarda quelli fiscali. Per quelli previdenziali dovranno essere saldati entro in termini altrimenti si provvederà all’attuazione delle procedute previste.
Su opzione donna ci sono diverse idee ma il governo ancora non ha preso una decisione, per questo rimane aperto al dialogo e al confronto. Il problema in questo è l’onere delle coperture.
Giorgetti precisa inoltre che avrebbe voluto attuare maggiori tagli del cuneo e portarlo a 35 mila euro di reddito ma non c’erano le coperture, il governo è pronto a seguire le indicazioni ricevute ma con l’utilizzo di coperture coerenti.
Ha poi fatto notare la complessità del lavoro che si trova a dover svolgere l’attuale governo eletto solo da 57 giorni, ed è proprio per questo motivo che l’UE ha concesso ulteriori 15 giorni per poter presentare il bilancio.