Un uomo adescava bambine a Mantova con la scusa di giocare con loro a nascondino, invece le violentava. Dopo le segnalazioni è stato arrestato.
Le indagini dei Carabinieri di Viadana, partite dopo l’allarme lanciato dai genitori, hanno consentito di bloccare il 57enne a Napoli, dove era fuggito per scappare alla legge. Le sue vittime hanno un’età compresa fra i 10 e i 12 anni.
A Napoli è terminata la fuga dell’uomo che a Mantova si è macchiato di reati davvero terribili, infatti adescava ragazzine di non più di 12 anni con la scusa di voler giocare con loro, invece poi ne abusava sessualmente.
In totale parliamo di almeno 4 vittime accertate, anche se potrebbero essere molte di più. A segnalare quanto accaduto sono stati alcuni genitori e le indagini effettuate dai Carabinieri hanno riscontrato che le loro preoccupazioni erano fondate.
Secondo il modus operandi ipotizzato dagli inquirenti, l’uomo adescava le bambine portandole in garage o camper, con la scusa di giocare a nascondino, invece mostrava loro immagini e video pornografici sottoponendole poi a violenza sessuale.
Quando ha capito che si era spinto troppo in la e le forze dell’ordine erano sulle sue tracce, l’uomo si è dato alla fuga e gli agenti di Viadana lo hanno bloccato a Napoli, dove si era rifugiato dopo l’inizio delle indagini su di lui, a ottobre.
Per l’uomo era già stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare da parte del gip del Tribunale di Brescia e dopo l’arresto dei Carabinieri si trova nel carcere di Napoli, in attesa del processo che lo vedrà alla sbarra con l’accusa di violenza sessuale, corruzione e adescamento di minori di 14 anni.
L’uomo non è un volto nuovo alle forze dell’ordine, infatti già in passato i Carabinieri erano intervenuti nei suoi confronti perché aveva effettuato altri tentativi di adescamento, inoltre aveva precedenti penali per reati analoghi.
Le giovani vittime delle violenze sono seguite da uno psicologo. Purtroppo vicende simili accadono molto spesso ed è importante captare nei giovani segnali di disagio che possano ricondurre a fatti simili.
L’uomo è stato ascoltato a lungo dai militari ma come spesso avviene in questi casi, non ha voluto rilasciare dichiarazioni e si è avvalso della facoltà di non rispondere, quindi gli inquirenti per ora stanno cercando dettagli utili alla ricostruzione dei fatti, nel racconto dei genitori che hanno denunciato le violenze subite dalle figlie.
Da anni giravano voci in merito alle problematiche dell’uomo, relative alla pedopornografia, ora finalmente sono emerse le prove per incastrarlo definitivamente.
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