Sono scattate le manette per un 60enne originario di Cosenza, per l’omicidio di Andrea Lodi Rizzini, travolto da un’auto a Natale.
I Carabinieri lo hanno rintracciato grazie all’analisi dei filmati di sorveglianza della zona.
Omicidio di Natale a Mantova
Andra Lodi Rizzini è stato travolto da un’auto pirata a Mantova, lungo la strada che da Viadana porta a Boretto, in provincia di Reggio Emilia. L’incidente risale alla notte della Vigilia e il 43enne non è stato soccorso, quindi fino a questo momento era caccia all’uomo che aveva continuato la corsa in auto lasciando il corpo in strada.
Andrea era uno chef e a trovare il corpo vicino a un distributore di benzina, la mattina del 25 dicembre sono stati i Carabinieri in seguito a una segnalazione.
Subito la Procura ha disposto l’autopsia sul cadavere, mentre sono iniziate immediatamente le ricerche dell’ignoto investitore.
Il cuoco era diplomato all’Istituto alberghiero Magnaghi di Salsomaggiore Terme. Il 43enne viveva in una frazione di Viadana ed era uscito il giorno della Vigilia di Natale per non fare più rientro
Il padre aveva lanciato l’allarme della sua scomparsa ma solo grazie alla segnalazione di alcuni passanti è stato possibile ritrovare il corpo senza vita dell’uomo.
L’ipotesi principale degli inquirenti era quella di un’auto pirata che avesse investito Andrea, il cui conducente è poi fuggito. A distanza di pochi giorni, quell’ipotesi sembra essere proprio quella con più riscontri. Maggiori risposte si avranno dagli interrogatori verso l’uomo che oggi è stato tratto in arresto con le accuse di omicidio stradale e omissione di soccorso.
L’arresto
Il padre di Andrea era uscito personalmente a cercarlo la mattina del 25 dicembre, percorrendo la strada che il figlio aveva fatto poche ore prima. Lungo il percorso ha trovato la sua bicicletta con una ruota forata. Nel frattempo aveva già lanciato l’allarme alle forze dell’ordine.
Intorno a mezzogiorno gli agenti, dopo aver perlustrato le zone circostanti, trovarono il cadavere abbandonato in strada e sul luogo sono stati recuperati indizi utili a rintracciare il pirata della strada.
L’autopsia disposta dalla Procura di Mantova, eseguita il 27 dicembre, ha confermato l’ipotesi dell’investimento stradale e finalmente oggi si è conclusa la caccia all’uomo che ha compiuto tutto ciò.
Si tratta di un 60enne rintracciato e arrestato dai Carabinieri grazie all’esame delle telecamere della zona. Da queste lo si vede chiaramente guidare una Bmw Serie 1 con targa della Svizzera, Paese in cui è residente, e attraversare il ponte sul fiume fra Viadana e Boretto, a pochi metri di distanza da dove è stata trovata la salma del cuoco.
Andrea, attualmente disoccupato, stava rincasando a piedi dopo aver bucato la ruota della sua bicicletta elettrica, poi è avvenuto l’incidente per cause ancora da chiarire ma quel che è peggio è che il pirata della strada non si è fermato a prestare soccorso.
Sull’auto dell’uomo sono stati riscontrati segni riconducibili con l’investimento e l’indagato è stato portato in caserma per essere ascoltato dal pubblico ministero Michela Gregorelli, che ha disposto il fermo per omicidio, aggravato dalla fuga.
Come dicevamo dovrà rispondere anche dell’omissione di soccorso. Ora si trova nel carcere di Monza.