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Dopo un lungo periodo di silenzio è tornata a parlare Mara Carfagna: il fidanzato Alessandro Ruben, il desiderio di avere un figlio e un divorzio che ha lasciato strascichi dolorosi, questi gli argomenti più importanti toccati dall’ex Ministro per le Pari Opportunità (oggi portavoce dei deputati di Forza Italia) nel corso dell’intervista rilasciata al settimanale Chi. La Carfagna, che a dicembre raggiungerà il fatidico traguardo dei 40 anni, ha parlato anche di temi molto delicati come la fecondazione eterologa e le unioni di fatto.
La Carfagna ha raccontato i difficili momenti che ha passato dopo la separazione lampo (il matrimonio è durato meno di un anno) dal marito Marco Mezzaroma: ‘Ripensandoci, ora sorrido, ma allora l’ho vissuta malissimo: mi sono ritrovata a un anno dalle nozze, sola, in viaggio per Zanzibar con una mia cara amica, in quello che avrebbe dovuto essere il romantico anniversario con mio marito, magari in attesa di un bambino… Mi sono sentita sola e fuori luogo come Bridget Jones‘.
Per fortuna le cose sono cambiate e oggi Mara Carfagna, dopo l’annullamento da parte della Sacra Rota del suo breve matrimonio, è di nuovo una donna felice: ‘Adesso sto bene con Alessandro Ruben (avvocato e politico romano di 48 anni, ndr), un uomo presente e attento che compensa con la sua solarità il mio carattere rigido e severo. Sento il bisogno di un figlio, arriverà al momento giusto“.
Mara Carfagna ha risposto anche a due domande su questioni molto scottanti. Riguardo la fecondazione eterologa ha spiegato che si tratta di un tema sul quale si interroga parecchio, e nutre seri dubbi. Sulle unioni di fatto ha invece ribadito che lei è solo per il riconoscimento delle coppie omosessuali senza nessuna equiparazione al matrimonio. Posizione peraltro ribadita dopo il pronunciamento di oggi della Corte di Strasburgo, che ha condannato l’Italia per l’assenza di una regolamentazione delle unioni civili: ‘Il mio partito ha tre punti fermi: niente parificazione col matrimonio, valenza solo per le coppie omosessuali e niente adozioni. Sul resto siamo pronti a discutere di tutto. Bisogna farlo superando i paletti ideologici e gli estremismi da tutte le parti politiche‘.