Domani Diego Maradona giocherà la Partita della Pace, voluta da Papa Francesco, a Roma. E forse il pontefice è l’unico argentino che Dieguito non attacca. L’ex numero 10 del Napoli ne ha per tutti i suoi connazionali, in particolare per quelli che giocano in Italia, ossia Gonzalo Higuain e Mauro Icardi. Il primo, naturalmente, non doveva andare via dal Napoli per finire alla Juventus, il secondo è più sinteticamente un traditore.
Higuain, la bandiera stracciata
“Ai miei tempi un caso Higuain non sarebbe successo. Giovanni Agnelli mi corteggiava come fossi una donna e offrì 100 miliardi per me“. E ancora, parlando sempre all’Espresso: “Mi spiace che Gonzalo sia andato a una rivale diretta come la Juve. Ma non si può neanche dare la colpa solo a lui. Il giocatore ha le sue responsabilità, ma i colpevoli sono sempre quelli che fanno gli affari”. Alt, fermi tutti: il Pibe de Oro difende il Pipita? No, non proprio: “Agnelli mi disse che aveva offerto 100 miliardi a Ferlaino e di mettere io la cifra sul mio assegno. Gli risposi che non avrei mai potuto fare questo affronto ai napoletani perché io mi sentivo uno di loro, che non avrei mai potuto indossare in Italia altra maglia se non quella del Napoli”.
Pure Silvio Berlusconi, presidente del Milan, avrebbe fatto carte false per portare l’argentino in rossonero: “Come avrei fatto a giocare a Milano? Mi ammazzavano. Oggi comunque è tutto diverso: guardate Ibrahimovic che ha, credo, la storia di squadre più lunga di tutti i calciatori”.
Icardi traditore
Ne ha pure per Icardi, Diego: “Io dei traditori come lui non parlo”, riferendosi probabilmente alla vita privata e al rapporto con Wanda Nara. L’attaccante dell’Inter, che in realtà ha firmato il rinnovo del contratto rifiutando in estate proprio le pesanti avances del Napoli – e quindi agli occhi dei tifosi nerazzurri è tutt’altro che un traditore – ha risposto a brevissimo giro di posta: “Maradona è stato un grandissimo calciatore, uno dei migliori al mondo, ma quando parla fa brutta figura. Sono parole di cattivo gusto, lui non un esempio per nessuno”. Difficile dare torto al tatuato bomber della Pampa, vista la vita sregolata dell’ex capitano partenopeo. Che in campo faceva innamorare, ma fuori prendeva a picconate la sua vita privata.
Partita della Pace? Mica tanto.
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