Letteralmente abbattuto il record del mondo della maratona domenica a Berlino: il keniano Dennis Kimetto ha infatti infranto il primato della più celebre specialità di resistenza nell’atletica di ben 26 secondi portando il limite a 2 ore 2 minuti e 57 secondi. Ci si avvicina piano piano alla barriera delle due ore, che però – seppur così vicina – non è affatto facile da superare dato che in una disciplina come la maratona ogni singolo secondo è piuttosto prezioso. Certo, un percorso veloce come quello della capitale tedesca può aiutare molto (il precedente record era stato ottenuto proprio qui l’anno scorso), tuttavia c’è ancora parecchio lavoro da compiere per l’impresa. Onore al 30enne che ha subito commentato: “Mi sento bene oggi ed è un gran giorno per me. I miei fan mi hanno fatto sentire sicuro e ho pensato che ce l’avrei potuta fare“.
La Maratona di Berlino ancora al centro dell’attenzione dell’atletica. L’anno scorso l’altro keniano Wilson Kipsang fermò il cronometro sulle 2 ore 3 minuti e 23 secondi, quest’anno non soltanto il nuovo primatista Dennis Kimetto ha infranto il tempo con 2 ore 2 minuti e 57 secondi, ma anche il secondo classificato Emmanuel Mutai (Kenya anche lui) che è giunto a 2 ore 3 minuti e 13 secondi, rendendo l’edizione 2014 la migliore di sempre. Il 29enne giunto alle spalle di Kimetto ha commentato a caldo che “Per quanto ho visto oggi, i tempi stanno scendendo sempre di più. Quindi se non oggi, magari nelle prossime maratone si potrà scendere sotto le due ore di tempo. Il prossimo obiettivo è arrivare a due ore e un minuto“.
Lo stesso Mutai, per altro, aveva già ottenuto un 2 ore 3 minuti e 2 secondi a Boston nel 2011, che però non era stato omologato come record dato che il percorso era stato considerato troppo dritto e troppo in discesa. Ed è un po’ il grande limite delle maratone dato che non è una specialità in pista, dunque inevitabilmente ci sono variabili come pendenze, curve, manto stradale che possono cambiare e di molto le carte in tavola. Emmanuel ha corso i primi 30 chilometri in 1:27:37 battendo il precedente passaggio record di 1:27.38 del 2011, ma alla fine è stato superato da Kimetto sul finale.
La terza piazza è stata ottenuta da Abera Kuma (Etiopia) giunto piuttosto staccato a 2 ore 5 minuti e 56 secondi davanti agli altri due keniani Geoffrey Kamworor e Eliud Kiptanui. La gara femminile è stata invece vinta dall’etiope Tirfi Tsegaye con un tempo di 2:20:18 davanti alla connazionale Feyse Tadese che ha tagliato il traguardo in 2.20.27 e all’americana Shalane Flanagan terza in 2:21:14. La giornata ha visto 40.004 runner da 130 nazioni che hanno trovato una giornata perfetta sotto l’aspetto meterologico e climatico. È la settima volta che il record viene infranto a Berlino (che presenta un profilo altimetrico nullo) nella categoria maschile, per tre volte è capitato anche tra le donne.
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