[didascalia fornitore=”ansa”]Rossi dopo la caduta causata da Marquez al Gp di Argentina[/didascalia]
Momenti di altissima tensione durante il Gp di Argentina tra Valentino Rossi e Marc Marquez. A quattro giri dal termine della gara lo spagnolo ha infatti fatto cadere il pilota italiano che lo stava superando, recandosi poi ai box Yamaha a fine corsa per chiedere scusa e venendo respinto dallo staff di Rossi, tra i fischi del pubblico. I due piloti erano in lotta tra loro per guadagnarsi il quinto posto, con Rossi dietro. Le immagini mostrano come Marquez abbia colpito il Dottore durante la fase di sorpasso: l’italiano si è poi rialzato ed è ripartito, concludendo al 19esimo posto, mentre l’avversario ha chiuso quinto ma è stato penalizzato dai giudici di gara che lo hanno retrocesso 18esimo. “È pericoloso, io ho paura a stare in pista con lui”, ha poi dichiarato Rossi al termine della gara.
I rapporti tra i due non sono stati molto rosei dal famoso incidente nel Gran Premio di Malesia nel 2015, quando fu Rossi a far cadere Marquez durante un sorpasso, accusando lui e gli altri piloti spagnoli di voler aiutare Jorge Lorenzo a vincere il Mondiale. All’epoca Rossi venne penalizzato, perdendo così il titolo all’ultima gara a Valencia.
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Ora l’episodio in Argentina che rischia di infiammare gli animi. Marquez era stato penalizzato due volte nel corso della gara per aver fatto spegnere il motore prima della partenza, andando così in contromano sulla griglia per riaccenderla, e per un altro sorpasso irregolare.
Al termine della gara il campione di Tavullia si è sfogato con i giornalisti. “Non mi sento protetto dalla direzione gara perché Márquez fa quello che vuole”, ha detto a Radio Estadio. “Onestamente, dovrebbe stare lontano da me e nemmeno guardarmi in faccia. È pericoloso, ho paura di stare in pista con lui. Il nostro non è uno sport di contatto, lui ha colpito tra la gamba e la moto per farmi cadere. Ho paura di correre con lui, distrugge il nostro sport”.
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“Il problema – ha continuato Rossi – è che Marquez è recidivo, corre così con tutti. Le regole parlano chiaro: se ti si spegne la moto prima della partenza, è necessario che tu vada fuori dalla griglia. Ed è così per tutti. Lui non ha calcolato nessuno, ha riacceso la moto, è venuto contromano mentre noi aspettavamo, e quindi doveva già essere fuori dalla gara, perché le regole dicono che non puoi partire. E se le regole sono uguali per tutti, perché non devono esserlo per lui? Poi è andato a sbattere contro Espargaro, contro Rabat, contro Vinales e anche contro di me, facendomi cadere. È pericoloso, io ho paura a stare in pista con lui. Ho proprio paura, non mi sento tutelato dalla race direction”.
“Lui con me è anche peggio degli altri, come è successo nel 2015 che mi ha fatto perdere il Mondiale”, ha ricordato Rossi. Lo abbiamo detto e ridetto: non è possibile che sia andato a sbattere contro sei piloti in una gara. Così lo fai apposta. Io mi aspetto che la direzione faccia qualcosa … Se lui continua a fare così, anche gli altri alzano il livello di aggressività e per il nostro sport, che è pericoloso, può andare a finire male”.
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Marquez si è poi recato ai box Yamaha per scusarsi, ma è stato respinto dallo staff. “Marquez ti viene a chiedere scusa davanti alle telecamere ma non è sincero, perché la volta dopo fa uguale. “e capita una volta ci sta – ha aggiunto Rossi – ma siccome non è così le scuse alla fine non le accetto più. Spero che lui stia lontano da me e che non mi guardi più in faccia”.
La replica (glaciale) da parte dello spagnolo è arrivata a stretto giro. “Non ho mai colpito volutamente un altro pilota. Non mi interessa quello che pensa Valentino. Tutti ricordano come era lui a 25 anni. Sono andato ai box Yamaha per porgergli le mie scuse, ma non le ha accettate. Sono io che accetto la sua decisione”.
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