Continua l’allerta meteo nelle Marche. Individuato il corpo di uno dei tre dispersi a causa dell’alluvione che ha caratterizzato la regione giovedì. Le autorità raccomandano tutti di rimanere a casa.
Erano tre le persone disperse dopo il terribile alluvione che si è abbattuto a Senigallia giovedì. Un bambino di soli 8 anni, il piccolo Mattia. Brunella Chiù, una donna di 56 anni e un 47enne di Arcevia, di cui a quanto pare è stato ritrovato il corpo.
La situazione meteo nelle Marche e l’avviso delle autorità
Continua il mal tempo nelle Marche. Il comune di Senigallia ha raccomandato a tutti i cittadini, attraverso un post Facebook, di rimanere chiusi in casa. Questo a causa delle criticità dovute a pioggia e vento.
Infatti un albero è crollato su un’auto con all’interno un uomo. Fortunatamente però il ragazzo è rimasto illeso. Anche il fiume Misa è tenuto sotto stretta osservazione, per questo le autorità hanno consigliato ai cittadini di rifugiarsi ai piani alti.
Anche nello Jesino e nel Fermano la situazione appare pericolosa. Infatti il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci ha consigliato a tutti coloro che in queste ora si stanno recando in strada per fare foto e video della situazione, di ritornare assolutamente nelle loro abitazioni.
Prosegue inoltre l’intenso lavoro delle autorità per liberare le strade da fango e detriti.
Oggi è stato poi identificato una dei tre dispersi a causa dell’alluvione di giovedì, il quale ha causato circa 11 vittime. Il corpo è stato individuato nella zona di Serra dei Conti. A quanto pare si tratta del 47enne Michele Bomprezzi, fratello dell’ex sindaco di Arcevia, che si trovava in auto quando è stato travolto da una valanga di acqua e fango.
Il terribile alluvione avvenuto giovedì
Un terribile alluvione si è abbattuto nelle Marche giovedì scorso. Questo ha causato ben 11 vittime, mentre due persone sono ancora disperse. Si tratta di un bambino di 8 anni e di una donna di 56.
L’alluvione ha causato allagamenti all’interno di un’enorme quantità di case e locali commerciali. Le autorità si sono impegnate per giorni, con l’intento di aiutare i cittadini a liberare le loro abitazioni da fango e detriti.
Molti alberi sono stati sradicati, macchine distrutte e case allagate. Le 11 vittime invece hanno perso la vita rimanendo bloccati in locali, garage o venendo completamente travolti da detriti e acqua.
La situazione ora è ancora in stato di allerta. Per questo è necessario rimanere in casa, rifugiandosi il più possibile ai piani alti.