In questa settimana ricorre il centenario della marcia su Roma e i festeggiamenti per ricordare l’accaduto in quest’anniversario.
Una manifestazione pacifica in ricordo della marcia su Roma che avvenne esattamente cento anni fa, in cui gli Arditi d’Italia hanno sfilato rigorosamente in camicia nera. Un giorno importante per il gruppo che è legato alle tradizioni e rivolge inni al duce e saluti romani.
Una manifestazione a Predappio per ricordare la Marcia su Roma avvenuta 100 anni fa che ha attirato tantissime persone, e il corteo che si è riunito ha battuto ogni aspettativa. La manifestazione è partita da piazza Sant’Antonio e si è diretta verso il cimitero di San Cassiano rigorosamente in camicia nera e intonando canti del ventennio.
Immancabile la classica ‘Faccetta nera‘ ma anche tutti gli altri inni al Duce e il momento è stato vissuto davvero come un ricordo senza tensioni o discussioni politiche. I manifestanti rispondevano alla chiamata “per sua eccellenza Benito Mussolini” con il grido dannunziano “Eja Eja Alalà“, ma anche la famosissima domanda “A chi l’Italia? A noi“.
Un ricordo di una marcia che portò il Duce a diventare il presidente del Consiglio e a iniziare il suo periodo al comando del paese.
Nel corteo erano presenti persone di tutte le età, ma anche famiglie, compresi bambini e anziani. La riuscita di questa marcia è stata incredibile e sono accorse migliaia di persone.
Massima attenzione a non far formare calca o folle e l’organizzazione del corteo è stata perfetta dato che dopo un primo sollecito a non accalcarsi tutto è andato via fluido.
La manifestazione per ricordare la Marcia su Roma di 100 anni fa si è svolta con la partecipazione della famiglia Mussolini. Inizialmente è stata letta la preghiera del legionario e quella dell’Ardito e del bersagliere poi ha preso la parola la nipote del Duce.
Vittoria Mussolini ha esordito dicendo: “Così numerosi e disciplinati siete uno spettacolo commovente. Il desiderio mio e di mia sorella Vittoria è portarvi un caloroso ringraziamento per aver organizzato e portato a termine questa manifestazione così sentita.”
La nipote del Duce: “Manifestazione servita a ricordare la marcia di 100 anni fa che portò il re a conferire al nostro bisnonno l’incarico di fare il presidente del Consiglio. Da lì lui e i suoi collaboratori partirono per fare uno Stato nuovo, più efficiente e più efficace, teso a risolvere i problemi”..
Ha ricordato le opere pubbliche fatte dal suo bisnonno come scuole e ospedali ma anche la velocità con la quale il Parlamento di allora mandava una legge alla firma del re. Proprio per questo tantissime persone hanno scelto di rendere omaggio al luogo dove sono custodite le esequie del Duce e lo hanno fatto in maniera ordinata e senza disguidi.
Il corteo si è poi concluso con “il presente”, il rituale nel quale si ripete tre volte “Camerata Benito Mussolini” “presente”.
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