Marco Columbro: ‘Dopo la malattia, per la TV sono morto’

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Il conduttore amatissimo dal pubblico Marco Columbro torna a parlare del suo rapporto con la TV dopo la malattia, il coma durato per circa un mese. E lo fa in un’intervista, all’interno della quale si racconta a trecentosessanta gradi, tra vita privata e nel ricordo della sua carriera televisiva, non senza memoria per la compagna di avventure Lorella Cuccarini e per il piccolo schermo che lo ha accolto a braccia aperte negli anni 80-90, salvo poi dimenticarsi di un professionista del settore.

Nato, televisamente parlando, come la voce del pupazzo Five, la mascotte degli anni 80 nella nascente Canale 5, Marco Columbro è poi diventato man mano sempre più famoso, passando ‘da emerito sconosciuto’, come dice lui stesso, a giornate affollate tra interviste, servizi fotografici e autografi da firmare…

… anche grazie alla prima televisione del mattino fatta al Biscione, ai programmi targati Fatma Ruffini e a trasmissioni divenute poi storiche come Tra moglie e marito, Bellezze al bagno, Buona Domenica, ma anche per mezzo di telefilm amatissimi come Caro Maestro e Non ho l’età.

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Poi, all’improvviso, la notizia della malattia: ‘Sono stato in coma 25 giorni. Mi ricordo che sono svenuto in albergo, ho perso conoscenza e mi sono svegliato dopo un mese su una sedia a rotelle. Uscire dal coma è una rinascita: ho dovuto chiedere all’infermiere come si faceva la barba, come si prendevano le forchette; devi riapprendere le cose che sembravano acquisite’, ha spiegato.

La rappresentazione (anche mediatica) che però si è data di Marco Columbro anche dopo i problemi di salute è stata grosso modo la stessa: forse dopo il coma, implicitamente, lo si è continuato a trattare come una persona non più capace, ma così non è.

In parte lo ha spiegato lo stesso Columbro: ‘Dopo la malattia, per la televisione sono morto‘, nonostante il pubblico continui ancora a fermarlo per strada; ‘questo affetto da una parte mi stupisce, perché sono 15 anni che non sono in televisione, dall’altro mi fa piacere perché vuol dire che io e Lorella abbiamo lasciato un bel ricordo nel pubblico’, ha fatto sapere.

E a proposito di Lorella Cuccarini, con la quale ha lavorato negli anni 80-90 nella Canale 5 firmata da Silvio Berlusconi, con trasmissioni che hanno portato Columbro a vincere 13 Telegatti, ha detto:

‘Io e Lorella ci siamo trovati umanamente, professionalmente e ci siamo divertiti. Antonio Ricci capì le potenzialità e disse: ‘perché non facciamo Paperissima presentato da voi due?’. Queste le dichiarazioni rilasciate in una video-intervista a Repubblica del 28 aprile 2016.

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