Marco Mengoni sui fatti di Padova: “È disumano privare un bambino di un genitore e di una famiglia”

È partito ieri da Padova il nuovo tour di Marco Mengoni, che si concluderà poi al Circo Massimo con una data speciale. Il cantante, prima di cantare per le 40.000 persone intervenute, ha rilasciato un’intervista in cui si è espresso su quanto accaduto proprio a Padova. Inoltre, durante il concerto, ha voluto ribadire in modo ancora più chiaro il suo concetto, affermando che ad essere proibito dovrebbe essere decidere su cos’è una famiglia. Una dichiarazione che ha suscitato l’applauso e l’appoggio dei fan. 

Marco Mengoni
Marco Mengoni – Nanopress.it

Un successo, quello di ieri, per Marco Mengoni, che ha dato il via al suo tour dallo stadio Euganeo di Padova, davanti a una folla di 40.000 persone. Uno spettacolo che ha emozionato e durante il quale ha cantato tutti i suoi più grandi successi. Di questo e di quanto accaduto proprio nella città veneta, ovvero l’impugnazione da parte della Procura degli atti di nascita di 33 bambini di coppie omogenitoriali, ha parlato in conferenza stampa, dando la sua opinione: “È una cosa disumana”, le parole dell’artista. Non solo, ma proprio poco prima di concludere il concerto con Proibito, Marco ha voluto ribadire quanto espresso prima ai giornalisti, acclamato e supportato dai fan, tra cui sventolavano numerose bandiere arcobaleno.

Parte il tour di Mengoni, che su Padova dice “È disumano”

Un tour, quello di Marco Mengoni, che non poteva iniziare meglio: 40.000 le persone accorse per vederlo esibirsi allo stadio Euganeo di Padova. Spettacolo che avrà la sua conclusione al Circo Massimo di Roma, con una data speciale, il 15 luglio, alla quale parteciperanno anche Elodie, Samuele Bersani, Gazzelle e Bresh: “Il concerto può arrivare a 2.40 e quindi faremo un po’ di festa finché i vigili non staccheranno la spina” ha dichiarato scherzando l’artista in sala stampa alla vigilia del debutto.

Parlando poi del successo clamoroso di Due Vite, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, ha dichiarato che “Il mio pubblico alla data zero ha cantato anche le note del pianoforte con una energia assurda. Non la canto nel tour, cedo il microfono a loro. Immaginavo questa reazione ma quando ti ci trovi davanti è una botta forte”.

Ma Mengoni ha voluto anche dire la sua su quanto avvenuto di recente proprio a Padova, dove la Procura ha impugnato gli atti di nascita di 33 bimbi nati da coppie omosessuali: “Mi sembra una cosa disumana privare un bambino di un genitore e di una famiglia, non fa bene. Chiunque può essere famiglia. Io ho genitori meravigliosi ma ho imparato a vivere da mio nonno, dunque non sono solo papà e mamma a essere famiglia, è famiglia chi ti dà amore e chi ti aiuta a capire cosa è giusto o sbagliato”.

Un concetto che ha voluto ribadire anche più tardi, quando poco prima di salutare il suo pubblico e intonare il penultimo pezzo in scaletta, Proibito, ha esclamato “In amore nulla deve essere proibito. E visto che siamo a Padova aggiungo che un’altra cosa che dovrebbe essere proibita è decidere cosa sia famiglia e decidere sui figli”. Un chiaro riferimento alla decisione della Procura padovana, che sta continuando a infiammare gli animi e suscitare polemiche.

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