[didascalia fornitore=”ansa”]I Cugini di Campagna a Suonare Stella[/didascalia]
Da Cugino di Campagna a cantante di strada: è la parabola di Marco Occhetti, in arte Cugino Kim, per sei anni voce e chitarra dello storico gruppo. Oggi Occhetti suona per le strade di Roma per sbarcare il lunario – ‘La mia situazione è drammatica’ – qualche fan lo riconosce e si diverte pure, ma in generale Kim preferisce fare a meno di cantare Anima mia e lancia un appello per tornare a far parte del mondo dello spettacolo.
‘Potrebbero invitarmi a qualche talk show, o anche chiamarmi come concorrente all’Isola dei famosi, visto che ci vanno spesso personaggi molto meno famosi di me’: è l’appello di Marco Occhetti, ex membro dei Cugini di campagna e noto col nome di Kim.
Occhetti, dai Cugini di campagna ad artista di strada
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A raccontare la parabola discendente del cugino Kim è il Messaggero, al quale Occhetti, oggi 58enne, spiega di essere ‘costretto’ a suonare nel centro storico di Roma, dove si esibisce una mezzoretta al giorno perché pur dotato di regolare licenza, nel suo spazio sono costretti ad alternarsi in quattro.
‘Ho mamma e fratello invalidi, poi ho una figlia. Tutti sulle mie spalle. A volte sto sotto a un treno, faccio debitini tipo Paperino. Ma non mi vergogno, per fortuna dicono che sono bravo’, dice il ‘cugino Kim’
Occhetti: ‘Ho lasciato io i Cugini: è finita male’
L’ex voce e chitarrista dei Cugini di Campagna spiega che lasciare il gruppo è stata una sua scelta, per scarsa sintonia, visto che i componenti del gruppo erano attaccati alle cose vecchie, mentre nella musica bisogna sapersi rinnovare.
Ma – secondo il racconto del cugino Kim – i suoi ex colleghi non gli hanno mai versato i contributi, e quindi per lui è finita male, ad esempio il gruppo non voleva che Occhetti usasse il nome della band: se per i primi anni ha vissuto di popolarità, oggi la situazione è peggiorata.
Marco Occhetti: ‘Vorrei andare in tv, sogno il teatro’
Oltre a suonare per qualche soldo, Occhetti vende un cd a pochi euro con le cover di grandi classici, anche se sono registrati male, ma lancia un j’accuse e un appello al mondo dello spettacolo.
Il j’accuse di ‘Kim’ consiste nel fatto che nessun artista italiano noto gli ha mai dato una mano, eccetto Bruno Lauzi che poco prima di morire con Occhetti scrisse un pezzo che però non è mai stato notificato alla Siae, di fatto rendendolo inutilizzabile.
L’appello è invece per un possibile ritorno di Occhetti al mondo della tv, non per un talent visto che non ha l’età e non ha le conoscenze – ‘Tutto mi sembra preparato’ – quanto per un talk show o una comparsata all’Isola dei famosi. Anche se il sogno di Occhetti resta il teatro, ‘anche una cosa di nicchia’. Qualcuno risponderà?
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