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Marco Travaglio e Veronica Gentili, nuova coppia nel mondo della televisione? Dopo la litigata con Michele Santoro nella puntata sull’alluvione di Genova, litigata in seguito alla quale il condirettore de Il Fatto aveva abbandonato la trasmissione di approfondimento politico “Servizio Pubblico“, il giornalista viene paparazzato con la blogger del Fatto Quotidiano, che lavora anche a La 7. L’unica domanda che ci viene spontanea è: cosa ne dirà la moglie di Travaglio, Isabella, che a Marco ha dato tra l’altro due figli, Alessandro ed Elisa, che oggi hanno 19 e 16 anni?
Novella 2000 pubblica le foto di Marco Travaglio con Veronica Gentili, potenziale nuova coppia televisiva e non solo, beccata a cena in un ristorante romano: l’attrice e blogger cura uno dei blog del Fatto Quotidiano (dove parla principalmente di politica) e lavora a La Gabbia con Gianluigi Paragone, ma la cena non sembra solo di lavoro.
“Ci voleva proprio una rilassante cena – che qui documentiamo – con una bella ragazza. Una collega a cui l’esperto giornalista insegna i trucchi del mestiere? Può darsi. E se Santoro ha lasciato la porta aperta a Marco, Travaglio, con la bella amica, l’ha chiusa. Dopo che lei era entrata nella casa romana di lui“. Questa la maliziosa didascalia che accompagna il pezzo. Ma chi è Veronica Gentili, la potenziale nuova fiamma di Marco Travaglio?
Veronica Gentili: chi è?
Lasciamo che sia lei stessa a dircelo: come da bio sul sito del Fatto, “Sono Veronica, sono romana, sono un’attrice. Mi sono diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico nel 2006 e da allora mi avventuro nella selva oscura di teatro, cinema e televisione, senza mai dimenticare un taccuino invisibile su cui annotare tutto ciò che meriti la mia attenzione. Ho scritto, diretto e recitato spettacoli teatrali nella convinzione che poche cose inducano il cervello a rilasciare endorfine come la creazione collettiva. Ho fatto della letteratura e della psicoanalisi i miei antidoti ad ogni male, terreno e non. Vivo nel mio tempo, ne sono sedotta e ne ho paura. Non credo alle interpretazioni degli eventi a compartimenti stagni, così come non credo che si possa raccontare il mondo senza prima lasciarsene permeare. Amo i collegamenti, i rimandi, le contaminazioni tra discipline. Sono convinta che l’arte abbia un andamento circolare. Intrisa di Occidente ed allopatia. Inquieta e pagliaccia. Coesistono in me Francesco Totti e Virginia Woolf“.
(Alessandro ed Elisa, rispettivamente di 16 e 13 anni)
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