Quali sono i mari più inquinati d’Italia? A svelarcelo è come ogni anno la Goletta Verde di Legambiente, che da circa un mese è salpata per effettuare il monitoraggio e le analisi delle acque: con l’arrivo della stagione estiva, si ripropone la questione dell’inquinamento del mare, che in Italia è particolarmente sentita soprattutto nelle regioni del centro-sud. Se l’assegnazione delle bandiere blu segnala all’opinione pubblica le migliori spiagge in termini di preservazione di bellezza paesaggistica, certificando il buon stato ambientale delle stesse, l’altro lato della medaglia sono i mari più inquinati evidenziati da Goletta Verde, che mettono a nudo carenze e criticità del sistema di gestione delle risorse marittime nella nostra penisola.
Il report di Goletta Verde riporta quotidianamente lungo questo arco di tempo, in maniera impietosa ma necessaria, lo stato di salute dei nostri mari, e dai risultati emergono annose fragilità e problemi mai risolti. La costante criticità rilevata dagli esperti sotto l’egida di Legambiente è la mancata o carente depurazione delle acque, contaminate da scarichi fognari e agenti patogeni vari che mettono in serio pericolo la qualità del mare nostrano, in particolar modo nelle seguenti Regioni che figurano tristemente tra i mari più inquinati d’Italia del 2016, in una situazione generale di progressivo peggioramento rispetto agli anni scorsi.
Sicilia
[Credit Photo: Legambiente]
Fortemente inquinato: questo il lapidario giudizio sul mare in Sicilia secondo Goletta Verde, che ha riscontrato cariche batteriche elevate in 17 punti su 26. La mancata depurazione continua a essere una delle maggiori minacce delle acque marine dell’isola, come sottolinea anche Legambiente nel suo report: ‘Una situazione non più tollerabile che rischia di compromettere non solo le bellezze naturali di questa regione, ma la stessa economia turistica. I fondi disponibili ci sono e non sono stati quasi per nulla utilizzati, per questo chiediamo a Regione e comuni, sia costieri che dell’entroterra, di fare fronte comune per risolvere finalmente l’emergenza depurativa di questa terra‘. Molti dei punti segnalati come fortemente inquinati sono frequentati da un alto numero di bagnanti, che mettono dunque in pericolo la propria salute, in particolare nelle province di Messina e Palermo, e diversi altri rientrano nei limiti normativi per un soffio.
Calabria
[Credit Photo: Legambiente]
Non se la passa molto meglio la vicina Calabria, dove anche qui la mancata depurazione dalle acque reflue delle fogne inquina 18 punti monitorati su 24, che presentano cariche batteriche elevate, anche più del doppio dei limiti imposti dalla normativa. Foci di fiumi, canali e torrenti finiscono sotto accusa e non da oggi, dato che sono diversi anni consecutivi che il mare calabrese figura tra i peggiori d’Italia, con il record negativo del torrente Caserta, nei pressi dello scarico del depuratore sul lido comunale a Reggio Calabria, e lo scarico presso il lungomare Cenide a Villa San Giovanni. Legambiente chiede con forza che l’emergenza depurativa diventi una delle priorità assolute nell’agenda politica della Giunta Regionale.
Campania
[Credit Photo: Legambiente]
La crisi dei sistemi di depurazione non risparmia storicamente nemmeno il mare della Campania: nel 2016 Goletta Verde ha riscontrato ancora cariche batteriche elevate in 20 punti di monitoraggio su 31, con record particolarmente negativi per la foce del torrente Savone a Mondragone, provincia di Caserta, la foce del Regi Lagni, lo sbocco del canale di Licola, la foce Lagno vesuviano, e quelle dei fiume Irno e Sarno. Una delle maggiori risorse della regione, polo di attrazione turistica dotata di bellezze incomparabili, rischia di essere gravemente compromessa per i mancati interventi dell’ente regionale, sollecitato accoratamente da Legambiente per intervenire sul problema, insieme al nascente Ente Idrico Campano.
Basilicata
Chiudiamo la penosa classifica dei mari più inquinati del Paese per il 2016 con la Basilicata, dove secondo il report di Goletta Verde risultano essere fortemente inquinati tre punti su quattro: i campionamenti effettuati alla foce del fiume Basento, a Metaponto, alla foce del canale Bufaloria a Lido Torre di Scanzano Jonico, e in ultimo alla foce del canale nei pressi di via Idrovora a Nova Siri non hanno infatti superato i test, evidenziando ancora una volta le carenze dei sistemi di depurazione come motivo scatenante della presenza delle cariche batteriche. Anche in questo caso l’associazione chiede interventi urgenti e mirati agli enti locali per risolvere l’annoso problema una volta per tutte.